NAPOLI – Da luglio a settembre del 2012 in Campania sono state programmate 12.600 assunzioni, circa il 6% in più rispetto allo stesso trimestre del precedente anno, e si ripartiranno per circa il 32% in imprese con almeno 50 dipendenti e per il 68% in aziende di dimensioni inferiori. Napoli concentrerà il 47% delle assunzioni programmate. Sono queste le ottimistiche stime dell’Unioncamere dalla Campania nell’ambito del sistema informativo Excelsior.

 

Profili professionali richiesti.

Il 18% delle 12.600 assunzioni programmate riguarderà profili “highskill”, ossia dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore di 3 punti rispetto alla media nazionale che si attesta al 15%.

Le altre  professioni richieste sono gli operai specializzati e i conduttori di macchinari (4.900 unità, pari al 39%), seguite dalle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (2.660 unità 21%), e dai profili “generici” e non qualificati (più di 2.000 unità, il 16%). Il restante 6% delle assunzioni riguarderà infine i profili impiegatizi (800 unità).

 

Tipologia contrattuale

Le assunzioni a tempo indeterminato previste dalle imprese campane saranno pari a circa 2.720 unità, pari al 22% del totale, quota poco superiore alla media nazionale (20%), che porta la regione all’ottavo posto nella relativa graduatoria, mentre a 9.330 lavoratori, pari al 74% sarà proposto un contratto a tempo determinato, al 4% sarà proposto un contratto di apprendistato, inserimento ed altre tipologie contrattuali.

 

Distribuzione settoriale delle assunzioni.

Sotto l’aspetto della distribuzione settoriale, le 12.600 assunzioni previste in Campania si ripartiranno per il 39% nell’industria, di cui il 18% nelle costruzioni, e per il 61% nei servizi.

Tra i comparti industriali si prevedono circa 2.270 assunzioni (delle quali il 50% con finalità  stagionali) nelle costruzioni e 1.440 nell’alimentare, delle quali più di 9 su 10 a carattere stagionale. Nei servizi le assunzioni si concentreranno soprattutto nei servizi alle persone (2.540 unità, pari al 20% del totale) e nel turismo (18%, pari a 2.290 unità delle quali l’87% saranno assunzioni stagionali). Seguono, con una quota del 4% e più di 500 unità, i servizi operativi, il commercio e i servizi avanzati alle imprese.

 

Difficoltà di reperimento del personale

In Campania le assunzioni considerate di difficile reperimento sono piuttosto contenute grazie all’ampia disponibilità dell’offerta di lavoro. L’88% delle imprese non ha difficoltà a reperire personale qualificato. Aumenta poco sensibilmente rispetto ai trimetri precedenti anche la quota di candidati a cui viene richiesta esperienza nel settore dell’impresa o della professione da svolgere, in particolare viene richiesta nel settore delle costruzioni, nell’industria metalmeccanica e nei servizi avanzati.

 

I giovani, le donne  ed il mondo del lavoro

Il 54% delle imprese non considerano importante l’età dei candidati.

Il settore maggiormente disponibile all’inserimento di personale “under 30” è il commercio, seguito dal turismo e dai servizi avanzati, mentre la loro quota sarà molto limitata nelle costruzioni.

Dal punto di vista delle professioni, quelle a maggiore richiesta di giovani sono i profili degli operai dell’industria chimica, del legno e altre industrie, degli addetti alla reception e ai call center e dei commessi-venditori, tutte professioni nelle quali gli “under 30” potrebbero costituire più del 60% delle nuove assunzioni.

I settori più orientati all’inserimento di personale femminile sono i servizi alle persone, insegnanti ed esperti di formazione, operaie nell’industria alimentare, e nel settore della ristorazione (cuoche, cameriere, etc).

 

I lavoratori immigrati

La provincia di Avellino, con una quota dell’11%, è l’area che mostra le maggiori opportunità per questa componente, seguita da Napoli e Benevento con il                    9-10%, mentre le possibilità per i lavoratori immigrati scendono al 4% a Caserta e Salerno. I valori provinciali presentano inoltre ampie oscillazioni da un trimestre all’altro, cosicché risulta difficile cogliere le tendenze di fondo.

Il 37% delle assunzioni di lavoratori immigrati è previsto in imprese del settore turistico e della ristorazione, seguito dai servizi alle persone (25%) e dai servizi operativi (10%).

 

I livelli di istruzione richiesti

Escludendo le assunzioni destinate ad attività e lavorazioni stagionali, le restanti assunzioni programmate in Campania (pari al 54% delle assunzioni totali) saranno pari a 6.750 unità. Esse riguarderanno circa 2.200 laureati,1.690 diplomati, quasi1.100 qualificati e 1.770 figure senza una preparazione scolastica specifica.

La Campania si mantiene tra le prime posizioni, passando da 4a a 3a, per la quota di assunzioni di laureati e diplomati.

La regione vede peggiorare, invece, la propria posizione nella classifica per la quota di assunzioni di giovani “under 30”, per la quale figura in una posizione bassa.

 

 

 

Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2012

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