NAPOLI – Le offrirono la falsa pensione di invalidità perché il marito non si pentisse: così Assunta Stolder, arrestata nei giorni scorsi nell’ambito dell’inchiesta sui falsi invalidi, ha spiegato oggi al gip Amelia Primavera, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, il motivo per il quale avrebbe ricevuto indebitamente dallo Stato più di 32.000 euro.
La donna ha riferito che agli inizi degli anni Duemila, quando il marito, Salvatore Giuliano, fratello dell’ex capoclan del rione Forcella Luigi, cominciò a pensare di collaborare con la giustizia, fu avvicinata da una persona che le fece domande. Chiedendole se la decisione del marito dipendesse da motivi economici, lo sconosciuto si offrì di farle ricevere la pensione e l’indennità di accompagnamento, confidando nel fatto che, in questo modo, Salvatore Giuliano non avrebbe messo in atto il suo proposito. Le spiegazioni di Assunta Stolder non vengono ritenute del tutto attendibili dagli inquirenti, anche perchè, nonostante Giuliano sia divenuto collaboratore di giustizia, la moglie ha continuato a riscuotere la pensione. Le dichiarazioni dell’indagata, tuttavia, rappresenterebbero la conferma che a gestire l’erogazione delle pensioni ai falsi invalidi siano esponenti della criminalità organizzata.