Stretta del porto di Napoli sui permessi di accesso alle strade interne dello scalo partenopeo. Il nuovo presidente Pietro Spirito in un’ordinanza ha deciso di innalzare le tariffe per ottenere il lasciapassare che attualmente costa 25 euro l’anno. La tariffa sale ora a 800 euro più iva, quindi quasi 1000 euro. L’accesso al porto di Napoli viene comunque garantito a chi lavora e risiede nello scalo partenopeo, ma la stretta sugli accesi riguarda migliaia di napoletani: attualmente sono circa 10.000 le persone che hanno un permesso di accesso alle vie interne dello scalo. Per snellire il traffico interno il nuovo presidente dell’autorità di Sistema Portuale del mar Tirreno Centrale (Napoli, Salerno e Castellammare) ha stabilito le nuove regole di circolazione delle vetture nel porto, valide a partire dal 1 gennaio. Nell’ordinanza su “disciplina dell’accesso, circolazione e sosta dei veicoli nel porto di Napoli”, la prima da quando Spirito si è insediato, si spiega che “con un percorso di graduale adeguamento che si completerà a marzo, l’accesso è consentito solo a chi lavora e risiede nello scalo partenopeo. In particolare vengono individuate tre categorie di soggetti: i lavoratori e i residenti stabili che mantengono la precedente disciplina; gli enti con saltuarie frequentazioni che pagheranno un corrispettivo pari a euro 145 più IVA; i frequentatori esterni che pagheranno un corrispettivo di euro 800 più IVA”. “Le disposizione si rendono necessarie – ha precisato Pietro Spirito – per migliorare la viabilità interna al porto, per razionalizzare gli spazi che sono insufficienti e che devono essere destinati primariamente alle attività portuali. Le risorse derivanti dal pagamento dei corrispettivi degli accessi saranno destinati al miglioramento del sistema di informazioni alla clientela, passeggeri e merci”. Ogni giorno nel porto di Napoli circolano centinaia di tir destinati alle autostrade del mare o che trasportano i container dalle navi alle loro destinazioni in tutta Europa.