“Abbiamo chiesto al Capo dello Stato di presenziare agli Stati Generali dell’economia e del lavoro che si potrebbero tenere a Napoli a inizio 2012. Può essere un momento importante per mettere in campo, sull’effetto del documento sottoscritto con la Regione, una strategia comune che affronti la crisi e rilanci la ripresa”. A renderlo noto è il leader della Cgil Campania, Franco Tavella, secondo il quale “l’autorevole e significativa presenza del Capo dello Stato, che ha già espresso la sua disponibilità, darebbe a quell’appuntamento un valore nazionale che parla al Mezzogiorno e all’intero Paese”.

Intanto, lunedì 12 dicembre il sindacato scende in piazza per lo sciopero generale di tre ore proclamato contro una manovra economica che Cgil Cisl Uil definiscono “iniqua e ingiusta”. Presidi e cortei sono previsti in tutta la Campania. A Napoli ci sarà un sit-in, dalle 10 alle 13, davanti alla prefettura in piazza del Plebiscito. Analoghe iniziative ad Avellino e Benevento. A Caserta un corteo da piazza Ferrovia raggiungerà piazza Vanvitelli, dove una delegazione sindacale incontrerà il prefetto. Nella provincia di Salerno, dopo un’assemblea pubblica che si terrà in mattinata al centro sociale di Battipaglia, nel pomeriggio i lavoratori saranno in presidio sotto la Prefettura nel capoluogo.

“Con la nostra mobilitazione – precisa il leader della Cgil Campania, Franco Tavella – intendiamo reagire alle conseguenze dei provvedimenti contenuti nella manovra e che nel Sud, in particolare in Campania, potranno avere effetti devastanti, viste le condizioni di difficoltà in cui versano il mondo del lavoro e i pensionati. Gli effetti rischiano di avviare una fase depressiva dell’economia che va a sommarsi ad una gestione sempre più difficile della crisi industriale e dell’intero sistema produttivo. Occorre incoraggiare i consumi, non deprimerli e reagire insieme per dare una prospettiva di sviluppo”. “E’ necessario – conclude Tavella – completare la ritrovata unità sindacale con una visione che guardi allo sviluppo, che sia comune non solo alle forze sociali ma anche alle rappresentanze imprenditoriali e alla filiera istituzionale”.

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