CASTELLAMMARE DI STABIA – La Società Tess è in liquidazione, è stato deciso questa mattina, alla Regione Campania, contestualmente alla nomina del commissario liquidatore, Giuseppe Catenacci. Il sindaco di Castellammare di Stabia (Napoli),
Luigi Bobbio, in qualità di responsabile unico del contratto d’area, ritiene che quella della Regione sia stata una “priorità palese e ineludibile almeno per quelle che sono le mie richieste: provvedere al pagamento delle retribuzioni dei dipendenti, assicurare loro continuità lavorativa e non privare l’area di crisi torrese-stabiese del suo soggetto attuatore”. “Una premessa è necessaria – spiega Bobbio – siamo arrivati a questo a causa di una gestione della società, negli ultimi anni, che si è rivelata, per usare un eufemismo, assai criticabile al punto da fare ereditare alla giunta Caldoro e al nuovo responsabile unico del contratto d’area una società gravata da un appesantimento finanziario talmente grave da essere ormai irrimediabile e irrecuperabile”. Il sindaco di Castellammare di Stabia rileva, inoltre, come attualmente il contratto d’area non è più finanziato, pertanto sono venute meno anche per la Tess le risorse in quanto soggetto attuatore del Contratto d’area. Bobbio tuttavia solleva il problema di dare continuità da assicurare alle opere a terra del porticciolo turistico “Marina di Stabia”, una struttura di grande prestigio avviata con i fondi destinati al Contratto d’Area di Torre-Stabia e rimasta in sospeso per il completamento dei lavori. Il primo cittadino di Castellammare, quindi, afferma: “Se è vero come è vero, infatti, che il contratto d’area non è più finanziato, essendo tutte le risorse concentrate sul contratto di sviluppo, è altresì vero che occorre procedere alla conclusione dei lavori incompiuti, primo tra tutti e senza alcun ritardo ulteriore (ritardi che sono stati dovuti alle lunghissime incertezze sulla sorte della Tess) il completamento delle opere a terra di Marina di Stabia. Allo stesso modo, bisogna agire rapidamente per fare sì che anche l’intesa politico-istituzionale e sindacale raggiunta di recente sull’esistenza e sulla centralità dell’area di crisi torrese-stabiese non si trovi inopinatamente svuotata di contenuto con l’estinzione della Tess che ne sarebbe stato il naturale soggetto attuatore, magari previ aggiustamenti di tipo statutario”. Infine, Bobbio spiega che il Comune di Castellammare di Stabia non avrebbe potuto “assumersi l’onere di una ricapitalizzazione”, ma che “non condividendo per tutte le ragioni appena dette la scelta anche in termini politici della messa in liquidazione” il suo voto “é stato di astensione”. “Adesso occorre far presto – conclude Bobbio – Diversamente, sarei costretto a trarne le inevitabili conseguenze politiche innanzitutto in quanto responsabile unico del contratto d’area. Occorre, dunque, attivare da domani le necessarie sinergie operative coinvolgendo la Regione, la Provincia e i Comuni interessati per far sì che si attivi, immediatamente, un percorso che porti all’individuazione di un soggetto attuatore che non solo possa fungere da immediato attrattore e stabilizzatore delle risorse umane della Tess, ma possa consentire di dare corpo e contenuto a quel che resta del contratto d’area e alle necessità di rilancio dell’area di crisi torrese-stabiese”.