”La trasformazione urbana è un elemento essenziale della competitività di un Paese, della sua attrattività sulla scena mondiale e della possibilità di creare opportunità di vita per le nuove generazioni”. Lo ha detto il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca,Crescent, nel corso dell’incontro al Comune di Salerno, ‘Italia Viva. Per una carta del rinnovo urbano’, a Palazzo di Città. “Noi cerchiamo – ha spiegato il primo cittadino – di aprire un dibattito di carattere nazionale sui temi della trasformazione urbana, partendo da una considerazione molto semplice: l’Italia è un paese mummificato,nel quale è impossibile o faticoso portare a conclusione opere di grande trasformazione urbana. Il problema è che a questi processi di trasformazione urbana è legata una delle poche occasioni occupazionali e di crescita economica del nostro Paese”. ”Dobbiamo lavorare in questa direzione offrendo idee, arrivando a sburocratizzare le normative che regolano la trasformazione urbana e cercare di rendere insieme più bella e dinamica la realtà del nostro Paese. Oggi – ha aggiunto De Luca- i tempi dell’economia non sono più quelli di una volta. I grandi paesi d’Europa e del mondo corrono, l’Italia rimane ferma. Noi dobbiamo intercettare anche capitali privati e questo significa dare certezze ad un investitore che una volta avviato il permesso a costruire può completare la sua opera”.
“Il dibattito culturale è fondamentale. Tutte le opera importanti sono state oggetto di dibattito, persino il Colosseo o la Torre Eiffel ne sono stati protagonisti. L’importante è capire chi decide, e non ci si fermi al dibattito”. “Una volta concesso il permesso a costruire – spiega il primo cittadino – si deve andare avanti altrimenti davvero l’Italia rischia di scivolare sempre più in basso. Ci sono 74 associazioni legittimate a proporre un ricorso al Tar e bloccare i lavori, tra queste, per citarne alcune, l’associaziome nazionale rangers d’Italia, il Movimento italiano genitori, l’Associazione Vittime della caccia. Questo è assurdo”. In merito al fatto che il ministero per i Beni e le Attività culturali si sia costituito al Consiglio di Stato, e sulla prossima pronuncia del Consiglio stesso, il sindaco ha detto: “Non succede nulla, sembra che annunciate l’invasione dell’Afghanistan, quest’ultimo già è stato invaso. Questa situazione descrive semplicemente la palude burocratica del nostro Paese. In nessun paese al mondo quando un edificio è arrivato all’ultimo piano, si apre il dibattito. È una cosa assolutamente ridicola”. Secondo De Luca ”in questo momento c’è un ulteriore passaggio al Consiglio di Stato perchè dopo la sentenza del Consiglio di Stato un funzionario del Ministero ha detto ‘Ma come si interpreta la sentenza del Consiglio di Stato?’ e quindi ora torniamo anche per avere l’interpretazione sulla sentenza. Questo è un Paese demenziale e non moderno. La drammaticità è che la gente se ne deve andare per vivere”.