Il caso del Crescent, l’edificio progettato dall’archistar catalana Ricardo Bofil per completare il lungomare di Salerno ed i cui lavori sono attualmente bloccati dalla magistratura, finisce sulle pagine del quotidiano spagnolo El Pais. Il giornale di Madrid dedica un articolo, a firma di Lucia Magi, dove affronta la lunga e travagliata storia del “colosso di cemento incagliato al centro del golfo”. L’edificio (“una mezzaluna di circa 50mila metri quadri alta 30 metri e capace di ospitare 150 abitazioni, negozi, boutique e centri commerciali già venduti al prezzo di 13 mila euro”) viene definito “un ecomostro ‘prigioniero’ in una ragnatela di burocrazia, leggi, autorizzazioni concesse e poi negate.
Nell’articolo si dà voce alle associazioni locali che si oppongono al progetto per motivi ambientali e urbanistici. El Pais riconosce anche i meriti dell’amministrazione guidata da Vincenzo De Luca, che definisce “un indipendente di centrosinistra”: “Ha guidato la città dal 1992 al 2001 ed è stato rieltetto nel 2006 – si legge – .Nei suoi primi anni ha riqualificato terreni, approvato demolizioni e messo in atto opere per il valore di centinaia di milioni”. Il quotidiano spagnolo sottolinea, infine, che la “riqualificazione urbanistica” immaginata dalla amministrazione impegnerà “circa 200 milioni di euro” e può avvalersi della collaborazione di artisti come “Santiago Calatrava per il porto Marina de Arechi; David Chipperfield per la cittadella giudiziaria; Jean Nouvel che ha ristrutturato una antica fabbrica per la pasta; e quella dell’angloiraniana Zaha Hadid che ha realizzato una stazione marittima a forma di ostrica”.