Domani alle ore 12.30 presso il comitato elettorale di Marco Villano, in Via Roma, sarà presentato il documento politico “Aversa Città Europea della Musica” elaborato da Rosario Abate, candidato al consiglio comunale nella lista Udc, insieme a illustri musicisti e sposato in pieno dal coordinatore cittadino Luigi Menditto. “Il documento – spiegano i promotori – è frutto di anni di sperimentazione sul campo ed ha dato frutti importanti in tante realtà italiane grazie proprio all’impegno di artisti, tecnici ed esperti del settore. Per uno sviluppo economico sostenibile, Aversa non può prescindere da un profondo e radicale cambiamento delle politiche in ambito culturale portate avanti fino ad oggi. Intorno alle due figure artistiche aversane maggiori, Jommelli e Cimarosa, vanno portate avanti strategie ed investimenti mirati che, partendo da un obiettivo unico (Aversa Città Europea della Musica), si dipana attraverso assi programmatiche ben individuate. In primis, occorre dismettere l’errata idea che singoli eventi, estesi a macchia di leopardo e spesso di scarso valore artistico, oltre che spropositatamente costosi, come è accaduto ad Aversa sino ad oggi, possano fare cultura, fare musica, fare turismo e sviluppo”. Per creare un’azione di rivalutazione culturale musicale della nostra realtà cittadina, bisogna percorrere un iter ben determinato ab initio e su assi direzionali ben individuate. Il progetto prevede: la creazione della Fondazione “Aversa Città Europea della Musica”, l’Ufficio comunale ad acta, la valorizzazione dei luoghi dell’arte, una scuola civica musicale, l’organizzazione di un Festival della Musica o Cimarosiano. “Non sono semplici promesse elettorali – spiegano gli esponenti dell’Udc in quanto prevediamo già le coperture finanziarie che arriveranno da lotta agli sprechi, fondi europei e regionali, nonché dalla riedizione delle opere inedite di Cimarosa, Jommelli e Andreozzi e dalla creazione di un brand”. “E’ un progetto che sposo in pieno – dichiara il candidato sindaco Marco Villano – perché Aversa ha grandi tradizioni e potenzialità per diventare una città della musica e della cultura di rilievo nazionale e internazionale. Non potevo non accogliere questo progetto che va proprio in questa direzione”.