«Una città non si governa, ma si amministra». Giuseppe Chillemi, candidato sindaco del centrodestra è sferzante nei confronti delle parole degli avversari. «Ho letto che qualcuno dice che governerà Capua, il podestà è andato via dalla città circa un secolo e mezzo fa – ha detto Chillemi – noi, invece, siamo pronti ad amministrare Capua con il sostegno dei cittadini e di una squadra competente. Ho letto ancora che, qualcuno desidera riportare Capua al passato dimostrando per l’ennesima volta di non conoscere la città, le sue possibilità e le sue potenzialità». Chillemi è un fiume in piena. «Io non rimpiango la Capua degli stagionali dello zuccherificio, delle persone che campavano, ma non vivevano di agricoltura, di quelli che facevano la spesa a credito nelle salumerie, delle consulenze a divinis senza titolo e senza merito – ha tuonato Chillemi – la nostra idea di città, vede Capua proiettata nel futuro, perfettamente integrata nel più importante polo aerospaziale che abbiamo in Italia, che è capace di costruire occasioni per i giovani attraverso il coworking, che fa della competenza il suo fiore all’occhiello, che vede nella cooperazione tra impresa privata sana e pubblico l’opportunità di creare sviluppo e lavoro. Altra cosa è guardare al passato per riappropriarci delle nostre origini e delle nostre tradizioni, della nostra storia che deve diventare uno strumento di crescita del territorio. La consapevolezza che il nostro popolo è stato protagonista delle principali fasi della storia del Mezzogiorno e d’Italia deve coincidere con la capacità di trasformare questo patrimonio in possibilità per i nostri giovani».

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