«A 6 giorni dall’arresto dell’ex vicesindaco forzista Enzo Ferraro, animatore della lista “Caserta Popolare” insieme a Pietro Riello, il candidato sindaco del Pd, Carlo Marino, continua a glissare sulla questione dei rapporti tra Ferraro e la sua lista, e non ha ancora fatto chiarezza su cosa stia succedendo e cosa succederà». A dirlo sono i “Cittadini in movimento” a sostegno di Francesco Apperti sindaco. «Mentre la senatrice Capacchione (in questo momento unico baluardo di legalità di una coalizione elettorale che è riuscita a mettere insieme il Pd con candidati dalla chiara matrice nazi-fascista, oltre ai candidati di Enzo Ferraro, gli ex consiglieri di Del Gaudio e i candidati di D’Anna e Piscitelli) parla apertamente di pacchetti di voti dall’origine incerta che si spostano verso il Pd, e il commissario Mirabelli chiede un passo indietro alla lista “Caserta Popolare”, tutt’attorno regna il silenzio; e – aggiungono – il candidato del Pd salta due confronti in piazza con i competitors, forse per evitare domande scomode». «Marino va addirittura oltre e accusa gli stessi avversari di non parlare di programmi – sottolineano ancora – come se la lotta alla camorra che si è insediata a Caserta, che si combatte anche fugando ogni dubbio sull’origine e sulla composizione delle liste elettorali, non fosse una delle grandi priorità da affrontare per riuscire a portare fuori dal baratro la città». «A conclusione, il sottosegretario alla Difesa Giacchino Alfano e il coordinatore provinciale Ncd Pietro Riello difendono a spada tratta tutta la lista (candidati di Ferraro compresi) e hanno l’ardire di chiedere un patto sulla legalità (da che pulpito deve arrivare la predica!) da far sottoscrivere anche agli altri candidati (anche a quelli che ad allearsi con Enzo Ferraro, con gli ex di Del Gaudio e i cosentiniani non ci avrebbero mai pensato). Di fronte a questa mancanza di buon senso e di rispetto per l’intelligenza dei casertani i “Cittadini in Movimento” a sostegno di Francesco Apperti Sindaco tornano a chiedere al candidato Carlo Marino quelle risposte che fino ad ora non sono arrivate. I voti di Enzo Ferraro, Marino, li vuole oppure no? La lista Caserta Popolare sarà ritirata come chiesto dal commissario Mirabelli (che è anche esponente della commissione Antimafia)? Come concilia Marino le posizioni antirenziane, antiebraiche e nazifasciste della capolista di Sud indipendente con quelle della coalizione di centrosinistra?», si domandano gli esponenti del movimento. «Fino ad oggi le grandi problematiche presenti sulle prime pagine di tutti i giornali sono state ignorate e questo ci fa dire che il “re è nudo”! Se l’avvocato Marino non chiarirà queste questioni – concludono – vuol dire che ha già pronta la grande novità della sua (possibilità sempre più remota per la città) Amministrazione: l’istituzione dell’assessorato ai Grandi Elettori Indagati».

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