“In una città come Caserta in cui sono commissariati il Comune, l’Ospedale, l’Asl e i maggiori partiti come Pd e Forza Italia, e con l’eventualità di un nuovo dissesto dopo quello del 2011, le elezioni comunali non si sarebbero dovute tenere per almeno altri due o tre anni. Avremmo dovuto chiederne lo spostamento”. E’ durissimo il j’accuse che Riccardo Ventre, ex presidente della Provincia di Caserta e candidato del partito di Berlusconi alle comunali di domenica, lancia alla classe politica casertana, compreso, dunque, sé stesso; l’attacco arriva durante il confronto organizzato da Confindustria Caserta tra gli otto candidati (presenti in sei) alla carica di primo cittadino. “Abbiamo fatto un campagna elettorale pessima, anche la mia lo è stato – ha proseguito Ventre – sarebbe stato meglio che il commissario prefettizio avesse continuato ad amministrare la città mentre noi partiti avremmo dovuto dar vita ad una sorta di commissariamento democratico, per ricreare le condizioni per poi poter tornare a governare davvero”. Dal confronto è emerso anche lo scetticismo di parte dei candidati sulla realizzazione del Policlinico Universitario, i cui lavori vanno a rilento da anni e si incrociano con la questione della proroga delle concessioni per le attività estrattive, il cui progetto di legge è in discussione alla Regione; la struttura sorge infatti proprio di fronte a importanti insediamenti estrattivi e di produzione del cemento. Ventre e l’altro candidato Luigi Cobianchi, hanno parlato di “salernocentrismo” del presidente della Regione De Luca, dicendosi sicuri che l’attività di cava a Caserta sarà prorogata rendendo incompatibile il Policlinico a beneficio del policlinico di Salerno; per Francesco Apperti “la costruzione non va abbandonata” mentre si è mostrato ottimista Carlo Marino, candidato per il Pd del centrosinistra, secondo cui “il Policlinico va realizzato accelerando le procedure e facendo scelte importanti sulla governance, oggi attribuita alla Seconda Università degli Studi di Napoli, che va modificata”. Nessun impegno concreto per la Juvecaserta, la società di Lega A di Basket che rischia di non iscriversi al prossimo campionato per la volontà di lasciare del patron Iavazzi; solo un appello lanciato da Apperti. “E’ un dovere della cittadinanza intervenire”, ha detto.