Sono tre i punti centrali della campagna elettorale di Carmela De Rosa, candidata al consiglio comunale di Caserta nella fila del Movimento “Terra Libera” che sostiene Carlo Marino. Il programma della sociologa è incentrato su occupazione, legalità e partecipazione. “Lo sviluppo economico di Caserta e dell’intera Provincia- ci spiega la De Rosa- passa attraverso l’occupazione, soltanto incrementando l’occupazione si mette in circolo il denaro che serve a far crescere un Paese. Noi di Terra Libera abbiamo l’obiettivo di creare occupazione drenando le risorse finanziare, Nazionali e Comunitarie, sul nostro territorio. Mi sono giurata che non ci saranno mai più fondi inutilizzati, non è possibile utilizzare al minimo le risorse, perché non si attivano le sinergie necessarie ad intercettare le risorse e dirottarle sul nostro territorio”. “Tema, altrettanto, caro è quello della legalità. Gli intrecci delle organizzazioni criminali nel sistema politico, frenano lo sviluppo e distruggono il futuro di un Paese. Combattere le connivenze, il sistema clientelare, la corruzione è un obiettivo raggiungibile attraverso la trasparenza e la condivisione della gestione della cosa pubblica. Il dissesto finanziario che ha portato la nostra città al commissariamento non può essere risolto tartassando i cittadini e mantenendo livelli di tassazione tra i più elevati al mondo. Occorre ottimizzare i costi, eliminare gli sprechi e soprattutto eliminare la pratica clientelare ed illegale del rigonfiamento dei costi, grazie alla dispersione del denaro pubblico verso chi fa della politica un mestiere e non un servizio”. Il terzo punto cardine dell’azione della De Rosa è quello della “partecipazione. Nessuno ha il diritto di lamentarsi se non partecipa attivamente alla vita pubblica. Occorre informarsi, conoscere, elaborare un proprio pensiero critico sulle soluzioni possibili e ottimali per il cambiamento di quello che riteniamo sia da modificare. Le elezioni amministrative in una democrazia restituiscono al cittadino il potere del cambiamento”. La sociologa ci tiene a rimarcare come “Terra Libera” stia “gettando le basi per la costruzione del nostro futuro prossimo ed il futuro è qualcosa che non dobbiamo farci scippare da nessuno. Lo slogan della mia campagna è #cambiare si può, ma per farlo occorre metterci la faccia e rimboccarsi le maniche, ripeto chi non va a votare oppure vota senza conoscere chi vota e che competenze e programmi ha, non ha il diritto di lamentarsi. Personalmente sono animata da una grande passione, non è una passeggiata questa campagna elettorale, ma se è possibile mi sta facendo crescere tanto e comunque vada la rifarei”.

 

 

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