Alife- “Non accetto lezioni di legalità, di trasparenza. In nove anni non sono mai stato chiamato a rispondere davanti ad un magistrato e sono pronto per una nuova battaglia, sapendo che quella di sindaco è una funzione difficile ” Così l’ex sindaco, per anni punta di FI, Roberto Vitelli, candidato per la lista “Toro” ha risposto per le rime al comizio di apertura di Salvatore cirioli(“uniti per Alife”) . Anzi più che per le rime con la lirica . Prima del suo ampio e lungo intervento in un’affollatissima piazza della Liberazione (quasi un’ora di cui più della metà in risposta a Cirioli) si è fatto precedere dalla celebre aria del barbiere di Siviglia declamato(quello sul “venticello della calunnia..”). “Calunniate, calunniate qualcosa resterà” ha ironizzato per poi attaccare: “è mai possibile che ogni volta che scendo in campo non abbiate altra arma che la calunnia, che sono il male assoluto. Si vede che siete a corto di argomenti” ha esordito cucendosi addossi i panni dell’usato sicuro ovvero dell’esperienza. Vitelli ha ricordato che tutti i candidati hanno superato il vaglio della candidabilità con la verifica della commissione e poi ha chiarito le ragioni della sua assenza nelle elezioni del 2011: “era stata avviata un’indagine della magistratura che ha controllato ogni settore e decisi di mettermi da parte” ha aggiunto con la successiva archiviazione del procedimento e comunicato divulgato dallo stesso Vitelli nel maggio 2015.Poi il candidato sindacale del “Toro” è passato a replicare punto per punto ad alcuni temi sollevati dal candidato di “Uniti per Alife” Cirioli.Così, tra gli altri, in merito ai debiti ricondotti alla gestione Vitelli, l’ex sindaco ha richiamato le generali difficoltà di cassa, ai problemi di liquidità che hanno tutti i comuni che hanno beneficiato di provvedimenti di iniezione di liquidità(“tutti e non solo Alife ” ha puntualizzato) invitando Cirioli “a studiare di più e dare un’informazione corretta”. Così sui debiti fuori bilancio : “Cirioli con una battuta ha detto che sono una sorta di exit poll.Se le cose stessero così allora anche i bilanci ed i consuntivi approvati sarebbero falsi”.Ancora ha contestato definendola “bufala” la fattura di un mancato pagamento di fornitura elettrica di 300.000 euro  “mi sono documentato e risale al 22 febbraio 2016 ed è relativo alla cessione di un credito ma sono convinto che l’ex sindaco si sia attivato pur con le difficoltà che ho detto.Ecco perché Cirioli, che rispetto come uomo e sul piano professionale, mi deve chiedere scusa.Caro Salvatore sei partito con il piede sbagliato.Liberati dei soloni di cui sei circondato ed avrai più successo”. Altro passaggio dell’intervento di Vitelli è quando ha accusato la lista avversaria(“Cirioli ha detto che è stato una gestazione difficile”) di essere una lista assemblata all’ultimo momento: “se dovesse vincere la vedo male. Noi al contrario siamo partiti da più di due mesi con vari incontri anche per redigere il programma”. “Quello che mi ha ferito di più è stata l’accusa di sfratto quelle parole Vitelli se ne deve andare perché ha fatto male ad Alife mai nessuno si era permesso di arrivare a tanto perciò invito Cirioli ad abbassare i toni”. Morbido nei confronti dell’ex giunta Avecone( in piazza con tanto di foto post comizio) ma ha promesso di “essere ancora più dirompente se la lista avversaria non cambia atteggiamento. Io non ho scheletri nell’armadio ”.Poi proseguendo : “Ho cercato sempre di fare il meglio nel corso dei due mandati. Certo ci sono stati errori e cose incomplete ma sono nel conto di chi opera e sempre in buona fede” ha detto Vitelli che ha illustrato nella seconda parte una serie di progetti realizzati nei vari campi nel corso dei suoi due mandati( opere pubbliche) ma anche ricordato le battaglie nel campo ambientale come l’opposizione all’ex prefetto Catenacci per impedire l’uso di due ex cave per il deposito di rifiuti ed ecoballe (“ questo senza alcun comitato”) ed i risultati ottenuti nel settore della raccolta differenziata nel periodi di massima criticità a livello regionale(altri comuni erano sommersi dai rifiuti come Piedimonte Matese”) tanto da meritare il riconoscimento di comune “riciclone” .

Michele Martuscelli

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