“Non sono bastati i riferimenti del Presidente della Repubblica e gli appelli di sindaci, governatori e società civile: dopo cinque versioni in tre mesi, e senza alcuna modifica sostanziale, è addirittura passato tra gli applausi del Governo il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Un regalo all’alleato Salvini in vista delle elezioni in Lombardia, che rischia di mettere in pericolo l’unità e la coesione del Paese, relegando il Sud a un ruolo ancora più marginale.” Lo afferma in una nota la senatrice M5S Vincenza Aloisio, componente della Commissione cultura e istruzione del Senato. “Il Parlamento è di fatto tagliato fuori dal percorso e si aprono scenari inquietanti su alcune materie come scuola, sanità, reti energetiche nazionali, in un momento storico in cui il Paese deve competere unito su scenari globali e non può permettersi di essere essere indebolito e diviso. E ipotizzando anche per assurdo che si riescano a definire i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, in pochi mesi, come si garantirà l’ingente copertura economica necessaria? Questo progetto è una lapide sul nazionalismo patriottico della Meloni. La premier dovrà rendere conto a tutti i cittadini italiani, perché questa operazione apre una voragine non solo tra Nord e Sud, ma anche tra aree più sviluppate e meno sviluppate del Nord, dove tantissimi territori interni e di montagna sono oggi tagliati fuori dalle occasioni di sviluppo”, conclude l’esponente pentastellata.

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