“La nostra posizione è che si debba accelerare dal punto di vista diplomatico, Giorgia Meloni deve chiarire cosa ha promesso a Zelensky e se intende portare il Paese in guerra”. Con il rischio imminente che lo scontro finale tra Russia e Ucraina possa sfociare in un bagno di sangue con l’utilizzo di armi atomiche Filippo Scerra va al cuore del problema: qual è la posizione dell’Italia? Come intende muoversi il governo? L’autorevole esponente del Movimento 5 Stelle pigia sul pedale della soluzione diplomatica. “L’escalation militare è un rischio per l’intera comunità internazionale. Pensiamo che il governo debba farsi promotore di un’iniziativa che arrivi ad una soluzione diplomatica del conflitto dopo un anno di guerra. È importante – osserva il Questore della Camera – che ci sia una volontà politica da parte della comunità internazionale per spingere ad arrivare ad un negoziato come priorità”. Una posizione, quella del M5S, che riflette il sentimento popolare. Tra gli italiani cresce il timore per un inasprimento della guerra. Lasciare la parola alle armi potrebbe risultare una scelta devastante. A pagarne il prezzo più alto sarebbe proprio la popolazione ucraina. Da qui la ferma richiesta dei pentastellati di chiedere il cessate il fuoco. L’onorevole Scerra ha ragione da vendere: il negoziato è l’unica strada percorribile. Un’ulteriore escalation militare avrebbe esiti imprevedibili. La politica faccia la sua parte per mettere in piedi il tavolo della pace. Meloni dica una parola chiara su questo punto cruciale. Il Movimento 5 Stelle non si fermerà. La posta in gioco è altissima: migliaia di vite umane.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A FILIPPO SCERRA