Ritardi fino a 240 minuti, cancellazioni, caos e proteste. A causa di un “guasto tecnico” alla linea — così lo definisce Trenitalia — dalle 6.30 la circolazione tra le due stazioni principali di Roma, Termini e Tiburtina, si è bloccata. Il traffico è ripreso intorno alle 8.45 ma la circolazione, scrive Trenitalia, resta “fortemente rallentata”. Ad aggiungersi ai disagi per i viaggiatori sono arrivati altri due guasti sulle linee adriatica e tirrenica, entrambi risolti in circa un’ora: sulla Bologna-Ancona la circolazione è rallentata in direzione Ancona per un guasto alla linea a Villa Selva e i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno fatto registrare ritardi fino a 50 minuti. Dalle 13.15, invece, la circolazione sulla linea Pisa-Roma è stata rallentata per un guasto alla linea a Gavorrano e si registrano ritardi fino a 20 minuti. Disagi che arrivano dopo un’estate caratterizzata anche da ritardi nelle settimane più calde di agosto a causa di un programma di manutenzioni sulla rete. E si scatenano le opposizioni. Nel mirino di Pd e Avs finisce Matteo Salvini, leader leghista e ministro dei Trasporti del governo Meloni. Intanto da Rfi arrivano le scuse “doverose” per bocca dell’ad Gianpiero Strisciuglio.

“Questo governo fa viaggiare l’Italia con almeno un’ora di ritardo, ogni giorno. Il ministro Salvini si occupa di tutto tranne che dell’emergenza trasporti e a pagare il prezzo più alto sono i passeggeri. Non si occupa di fare funzionare le Ferrovie, pensa solo a come venderle. Il guasto di oggi all’alba nel nodo di Roma, che ha causato oltre tre ore di stop con ripercussioni in tutta Italia dal Brennero a Palermo, è solo l’ennesima pagina dell’odissea quotidiana che vive ogni giorno chi si muove in treno”, attacca la segretaria pd Elly Schlein. Per Andrea Casu, deputato romano dem e vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera: “I ritardi non sono quantificabili, così come i danni che anche oggi subiranno tutti i passeggeri, l’unica cosa certa è che abbiamo il peggior ministro dei Trasporti d’Europa. È emergenza nazionale”.

Si accodano, poi, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli per Avs. “C’è un ministro che continua a straparlare di ogni cosa, ma il lavoro per cui gli è stato assegnato il dicastero non lo fa. Sono mesi che gli italiani vengono vessati da ritardi e guasti insostenibili”, attacca il primo. Il parlamentare verde lo segue poco dopo: “Un giorno sì ed uno no – ricorda Bonelli – sulla rete Ferroviaria italiana ci sono blocchi e guasti che causano ritardi e cancellazioni. Alcune settimane fa avevo chiamato i vertici di Trenitalia per segnalare disfunzioni: non mi ha risposto nessuno a partire da Donnarumma. Non sono stato fortunato come Lollobrigida che è riuscito a chiamarli e fermare un treno. I vertici di Trenitalia dovrebbero dimettersi in blocco e Salvini seguirli”.

“Qui non si tratta di un mercoledì infausto, ma di un semestre nero per il trasporto ferroviario su cui il governo Meloni e in modo particolar il ministro Salvini hanno responsabilità abnormi. I colleghi di centrodestra ci chiedono di essere propositivi: la nostra proposta è che il ministro Salvini tolga il disturbo, perché è completamente inadeguato al ruolo che ricopre”, scrivono i deputati M5s in commissione Trasporti Antonino Iaria, Luciano Cantone, Roberto Traversi e Giorgio Fede. “Siamo al lavoro per risolvere prima possibile” il guasto, la replica del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha parlato in videocollegamento al 68° congresso degli ingegneri, a Pisa.

L’ad di Rfi: “Doveroso scusarsi, cause in corso di accertamento”
“E’ doveroso scusarsi per i disagi importanti della giornata. Questa mattina è avvenuto un guasto raro, che ha colpito la cabina elettrica che alimenta il nodo di Roma. I nostri operai sono intervenuti prontamente e hanno ripristinato la situazione. L’orario di accadimento, importante, purtroppo ha portato al sommarsi di ritardi con ripercussioni sulla rete e l’utenza”, ha detto l’amministratore delegato di Rfi Gianpiero Strisciuglio. “Le cause del guasto – ha aggiunto – sono in corso di accertamento. Sono subito state avviate azioni specifiche azioni sul nodo di Roma per evitare che quanto successo stamattina possa accadere di nuovo. Siamo una grande azienda, non accettiamo che questo accada, andremo a fondo”.

Tornando ai disagi, sono stati direttamente coinvolti i treni Alta Velocità e Intercity. Essendo Termini e Tiburtina dei nodi centrali sono interessate anche le altre stazioni e la rete dell’alta velocita, con cancellazioni e ritardi per tutti i treni che passano per la Capitale. Ai banchi delle informazioni centinaia di persone in fila. A Termini all’inizio della mattinata sono andati in tilt anche i monitor informativi, poi riattivati, con annunci che arrivavano solo attraverso l’altoparlante e via sms. Contattate da Repubblica, le forze dell’ordine hanno escluso che si possa essere trattato di un attacco hacker.

Italo, ritardi oltre le due ore e treni cancellati
Per quanto riguarda Italo i ritardi possono arrivare fino a 180 minuti. Dieci i treni cancellati, quattro quelli parzialmente cancellati.

Guasti al nodo ferroviario di Roma: i precedenti
Negli ultimi mesi sono stati diversi i guasti e i rallentamenti nel nodo ferroviario della Capitale. L’ultimo episodio pochi giorni fa, il 29 settembre, quando un disservizio sulla linea ha portato a un rallentamento sulla Roma-Napoli. Altri ritardi per un guasto tra Prenestina e Termini l’11 settembre, con i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 60 minuti. L’8 agosto due incendi ad Anagni e Caserta hanno paralizzato la circolazione ferroviaria sulla linea dell’Alta Velocità Roma-Napoli per oltre sei ore. Il 30 giugno un guasto elettrico a Termini ha portato ritardi fino a 60 minuti.

Caos da Ciampino a Orte: treni pendolari fermi e traffico in tilt
A Ciampino, che collega i Castelli Romani alla Capitale e dove passa anche la linea per Cassino, è caos. I pendolari sostano in attesa di qualche notizia, gli studenti si riversano alla fermata del bus che porta alla stazione metro di Anagnina, ma il traffico in strada è in tilt. “Da quest’estate non abbiamo più pace”, dice sconsolata una signora. “Iniziamo bene il Giubileo”, aggiunge l’amica. Qualcuno torna a casa perché è in regime di smart working. ‘L’unica soluzione”, aggiunge un signore mentre s’incammina verso casa.

A soffrire particolarmente, tra le linee regionali e metropolitane, è la tratta FL1 Orte-Fara Sabina-Fiumicino Aeroporto, che ha nella stazione di Roma Tiburtina (dove, stando alle informazioni fornite finora da Ferrovie dello Stato, si troverebbe l’origine del problema) il suo scalo principale. Lungo la direttrice le corse sono al momento tutte cancellate, con i servizi sostitutivi di bus-navetta attivati soltanto in alcuni scali. Non solo. Quei convogli partiti prima delle 6.20 – orario in cui sarebbero iniziati i problemi tecnici – sono ancora fermi lungo i binari, con i pendolari impossibilitati a scendere e bloccati nelle carrozze. Così raccontano gli utenti di una corsa diretta a Roma e rimasta bloccata tra le stazioni reatine di Gavignano sabino e Poggio Mirteto. Altri treni sono fermi lungo le stazioni, da Monterotondo a Settebagni, da Nuovo Salario a Roma Nomentana, con centinaia di pendolari impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro. La linea metropolitana FL1, con i suoi oltre 60mila utenti attivi al giorno, è la più popolata del Lazio, e una delle più frequentate di tutta Italia.

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