“Il governo non dà nulla agli imprenditori e regala 900 milioni alle squadre di Serie A per il calciomercato”. Incredibile ma vero. Come rimarca giustamente Michele Gubitosa. Ai microfoni di Italia Notizie il numero due del Movimento 5 Stelle manifesta il suo sconcerto per un provvedimento fuori dal mondo. “Mentre le imprese sono in enorme sofferenza – dichiara l’autorevole deputato pentastellato – la maggioranza di centrodestra finanzia le società di calcio. Siamo al ridicolo”. La norma ribattezzata “salva calcio” consente a tutti i club di Serie A di spalmare in 60 rate i debiti accumulati con i mancati pagamenti Irpef rimasti sospesi a causa della pandemia. Si tratta complessivamente di 889 milioni di euro. “Un provvedimento, di cui gli italiani avrebbero volentieri fatto a meno”, fa notare Gubitosa. Il “salva calcio” è stato caldeggiato con forza da Claudio Lotito, presidente della Lazio e senatore di Forza Italia. Il club col debito più alto è l’Inter con 50 milioni di euro, poi la Lazio a 40, la Roma con 38, la Juventus 30 milioni, il Napoli 25, la Fiorentina 15 e il Milan 10. “In buona sostanza – afferma il vicepresidente nazionale dei 5 Stelle – i cittadini pagheranno le campagne acquisti dei club e finanzieranno i colpi di mercato”. Come dare torto a Gubitosa? Sembra di stare nel mondo all’incontrario. In una congiuntura socio-economica devastante si spreca quasi un miliardo di euro per sostenere le squadre di calcio, alcune delle quali quotate in Borsa, mentre “sul fronte degli incentivi alle imprese – sottolinea il deputato del M5S – non è stato fatto nulla”. E aggiunge: “Tra le fasce deboli ci sono anche tanti imprenditori che non ce la fanno, messi in ginocchio prima dal Covid, poi dal caro energia. Noi ci batteremo per sostenere, con proposte concrete, le imprese fortemente penalizzate dalla legge di bilancio e i cittadini che sono stati abbandonati a sé stessi con la sciagurata abolizione del reddito di cittadinanza”. Il braccio destro di Giuseppe Conte “smonta” anche il decreto anti-Rave, da poco licenziato dalla Camera. “È un calderone dove hanno messo di tutto con l’obiettivo di far passare il “salva corrotti” che ci fa tornare al passato”. Anche su questo delicato punto, com’è nel suo stile, Gubitosa non ha un approccio demagogico. Va nel merito del provvedimento. “Una misura inaccettabile. I nostri parlamentari hanno trascorso intere notti in aula per tentare di bloccare una misura indecente”. Le opposizioni, in prima linea gli agguerriti i pentastellati, hanno cercato in tutti i modi di non far spassare l’anti-Rave. Ma il presidente della Camera Lorenzo Fontana è ricorso alla “ghigliottina” per chiudere il dibattito parlamentare. Il decreto, che prevede pene da 3 a sei anni di reclusione, è stato quindi approvato. Ma Gubitosa non è uno che si arrende. Combatte da sempre contro le ingiustizie. E, assieme al gruppo parlamentare della Camera, darà battaglia: “Saremo il baluardo dei più deboli”. Da vicepresidente del M5S continuerà a darsi da fare, in stretta collaborazione con l’ex premier Conte, per proseguire il processo di radicamento del Movimento a livello territoriale. Finora i risultati raggiunti sono stati brillanti. I 5 Stelle sono in forte ascesa. Una fetta del merito è sicuramente anche di Michele Gubitosa. Chapeau.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A MICHELE GUBITOSA