Uno snodo cruciale. Ieri la Camera ha dato l’ok alla legge di conversione del decreto sblocca crediti. Per l’entrata in vigore bisogna attendere il passaggio “formale” al Senato. Dunque la maggioranza porta a casa un risultato importante. Gran parte del merito spetta sicuramente ad Andrea de Bertoldi. Il relatore del provvedimento è stato bravo sia per la sostanza della misura (è competente), sia per la capacità di mettere d’accordo anche le opposizioni (è politico). Tanta roba. “Governo e Parlamento – osserva soddisfatto l’autorevole esponente di Fratelli d’Italia ai microfoni di Italia Notizie – hanno fatto cose importanti su una situazione ereditata dal passato. Il decreto ha circoscritto le esimenti per la responsabilità delle banche: chi ha la documentazione in regola è esonerato dalla responsabilità, un passo decisivo richiesto dalle banche proprio per lo sblocco del credito”. Dicevamo del lavoro paziente e certosino dell’esponente del partito della Meloni. De Bertoldi ha sollecitato l’introduzione dell’utilizzo decennale per i crediti di imposta sia per l’impresa sia per la banca che li acquista. “Abbiamo fatto in modo che chi acquista il credito abbia la possibilità di spalmarli su dieci anni offrendo dunque una opzione in più”. Un altro tassello qualificante è rappresentato dalla remissione in bonis: chi è contribuente anche dopo il 31 marzo, se riesce a far acquistare il credito 2022 dalla banca, lo può comunicare all’Agenzia delle entrate pagando una sanzione di 250 euro fino al 30 novembre. Altre novità in vista per l’edilizia e la sostenibilità energetica? “Dopo aver rimediato ai guai del passato cercando di ridare serenità al settore – annuncia de Bertoldi – promuoveremo altri interventi per dare risposte a tutti gli italiani, a conferma del fatto che il governo Meloni mantiene gli impegni assunti con gli elettori”.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA AD ANDREA DE BERTOLDI

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