Se Carlo Nordio lo avesse consultato la sua proposta di riforma della giustizia sarebbe stata sicuramente una piattaforma “decente” su cui lavorare. Ma il Guardasigilli non ha interpellato Federico Cafiero De Raho. E il risultato si vede: l’impostazione del componente del Governo, oltre ad apparire anticostituzionale, rischia di assoggettare la magistratura inquirente alla politica. Un disastro. Nordio sembra vivere sulla Luna. Trascura incredibilmente il fatto che in Italia c’è il record di reati per mafia, corruzione ed evasione fiscale. Invece di potenziare le Procure il ministro della Giustizia ha esposto la sua visione miope affermando di essere disposto a dimettersi se la riforma non andrà in porto. “È evidente – afferma Cafiero De Raho ai microfoni di Campania Notizie – che il Guardasigilli con l’alibi che ci sono delle disfunzioni vuole assestare un colpo letale alle attività di indagine come dimostra la volontà di separare le carriere di pm e giudici. Perché non si mette mano al potenziamento del personale? Le Procure – continua il deputato dei 5 Stelle – sono sommerse da procedimenti, eppure lavorano a ritmo serrato, il problema da risolvere dovrebbe essere quello di mettere i pm e la polizia giudiziaria nelle condizioni di esercitare sempre l’azione penale. Invece il ministro della Giustizia punta sulla discrezionalità, un’impostazione che lascerebbe agli inquirenti la decisione su chi e quali reati indagare. Sarebbe devastante per la giustizia e per i cittadini”. L’ex procuratore nazionale della Direzione distrettuale antimafia, il migliore da quando è stata istituita, batte sul tasto più dolente delle proposte di Nordio: il rischio che i pm siano in balia dei politici. “Ho la sensazione – dice Cafiero De Raho – che si voglia assoggettare i pubblici ministeri alla politica. Per giustificare un provvedimento che, oltre a scontrarsi col dettato costituzionale, lede dalle fondamenta l’indipendenza e l’autonomia della magistratura dagli altri poteri dello Stato”. Si spera che il grido d’allarme del parlamentare pentastellato faccia breccia anche in una parte della maggioranza di centrodestra. Le premesse non lasciano presagire niente di buono. Ai nostri microfoni Matteo Richetti, capogruppo alla Camera di Azione-Italia Viva, ha annunciato la disponibilità a votare la riforma Nordio (clicca qui). Se su questo tema i gruppi di opposizione sono spaccati il Governo Meloni avrà vita facile. Risultato? Altro che riforma. Sarà una controriforma catastrofica. Con i politici che ci ritroviamo, fatta eccezione di quelli come Federico Cafiero De Raho, mafiosi, corrotti ed evasori a Natale faranno un doppio cenone. E festeggeranno con fuochi d’artificio mirabolanti.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A FEDERICO CAFIERO DE RAHO