Mentre in Austria i risultati ufficiali delle elezioni parlamentari confermano la vittoria dell’estrema destra del Fpoe, in Italia la maggioranza italiana si divide sul partito di Herbert Kickl che ha promesso di “orbanizzare” Vienna. “Ogni rigurgito neonazista va respinto”, è netto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che provoca la ringhiosa reazione della Lega, in festa per il riverbero sui Patrioti a Strasburgo. “È ridicolo definire l’Fpoe nazisti”, attacca il capo delegazione al Pe Paolo Borchia. Mentre il segretario e vicepremier Matteo Salvini ribadisce la sua soddisfazione per il “bellissimo risultato” austriaco: “Nessun allarme”, e ironizza: “Stamattina qualcuno parlava di nazismo: c’è qualcuno che dorme male, che mangia pesante”. L’eurodeputata Silvia Sardone parla di “boicottaggio del voto degli elettori”.

Esulta anche Roberto Vannacci – “risultato storico” – che però se la prende con la sinistra: “Che parla di ‘Giorno nero per la democrazia’. Come se fosse democratico solo il voto a sinistra. Strano il loro concetto di elezioni libere. Eccolo, il ‘Mondo al contrario’: accusano tutti di fascismo, ma i veri antidemocratici, intolleranti e discriminatori sono loro”. Più sobrio il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: “Penso sia sempre sbagliato entrare dentro i processi democratici degli altri Paesi, quindi li guardo ma non li commento”.

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