E menomale che per le regionali si torna alle urne tra due anni e mezzo. Siamo appena al giro di boa e Vincenzo De Luca già sta facendo terra bruciata. Ha aperto i battenti la macelleria della clientela con la revoca dei membri di nomina della Regione dei cda delle Asi di Caserta e Benevento. Il governatore della Campania ha piazzato portatori di voti nella pia speranza del terzo mandato. Si sa la speranza è sempre l’ultima a morire ma il tris è un sogno che resterà nel cassetto. Elly Schlein ha già detto con chiarezza solare che il Pd non è d’accordo: “No al terzo mandato”. Una condanna a morte per De Luca. Da qui i colpi di coda per occupare tutti i posti di potere. Si fanno sempre più insistenti le voci di uno scontro a viso aperto del presidente della Campania contro il Pd e contro la coalizione di centrosinistra allargata ai 5 Stelle. Candidato governatore Roberto Fico. De Luca è intenzionato a far scendere in campo il fedelissimo Fulvio Bonavitacola. Sarebbe una fattura insanabile. Con la guerra alle porte bisogna radunare le truppe. Ingrossare le fila dei supporter. Accaparrarsi pacchetti di voti tramite enti strumentali e società partecipate sfruttati a proprio uso e consumo. Si spiega così la chiamata alle armi di Peppe Razzano nel cda dell’Asi di Caserta. Durata 5 anni. Il suo sponsor è Nello Mastursi, uomo ombra di De Luca. Che sarà mai l’incedere ondivago di Razzano? Non conta il suo ping pong tra centrodestra (Zinzi docet) e centrosinistra. Poi ancora centrodestra (vedasi Cangiano) e ritorno nel centrosinistra in occasione delle primarie Pd con l’appoggio a Stefano Bonaccini, rigorosamente in quota De Luca. Al governatore campano servono soldati per rinfoltire il suo esercito in vista della battaglia delle regionali. Ed ecco che dal cilindro esce Razzano che subentra all’avvocato Francesco Fabozzi, revocato con decreto del presidente della Regione. Il buon Peppone non ce ne vorrà, ma quando si tratta di polpette è sempre a capotavola. Mamma mia, fame insaziabile. Il pasto luculliano gli potrebbe restare sullo stomaco. Fabozzi ricorrerà contro il decreto di revoca. Giochi ancora aperti, dunque. Ma il segnale politico di De Luca è inequivocabile: militarizzare gli enti strumentali per raccogliere i frutti della semina alla prossima tornata elettorale. Ne è la dimostrazione plastica l’altro blitz compiuto nell’Asi di Benevento. Toccato dalla grazia l’irpino Guerino Gazzella, segretario provinciale di Noi di Centro Avellino e vice segretario regionale del partito mastelliano. È il marito dell’assessora al Bilancio del Comune di Benevento, Maria Carmela Serluca. Un altro tassello del mosaico elettorale. Un altro segnale di fumo. Un altro avventore della macelleria della clientela. Peccato che la Schelin farà chiudere bottega.
Mario De Michele