“Doveva essere un’autostazione e un terminal bus che avrebbe dovuto contribuire a rivoluzionare la mobilità del trasporto pubblico su gomma da Avellino verso i 96 comuni della provincia, con Napoli, Benevento, Caserta, Salerno-Università di Fisciano, Roma, Foggia oltre che gli interscambi con funicolari e trasporto su ferro. Invece l’autostazione di via Pini è diventata una grande incompiuta, uno scandalo che si trascina dagli anni Novanta dove tra contenziosi, errori progettuali e imprevisti in corso d’opera si è trasformata in un brutto monumento allo spreco con relativo sperpero di denaro pubblico”. La denuncia è di Tommaso Malerba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che con il collega Vincenzo Viglione, dopo aver effettuato un tour dei trasporti con una delegazione di parlamentari tra cui Carlo Sibilia ha invitato la Commissione speciale d’inchiesta regionale ad effettuare un sopralluogo sulla vicenda dell’autostazione. “Nostro intento è accendere un faro sulla vicenda dell’enorme struttura di via Pini ormai in abbandono – sottolinea Malerba – venduta dal Comune alla società Air Spa (inizialmente commissariata) poi acquisita ed a totale capitale pubblico della Regione Campania e che gestisce il 95 % delle tratte del territorio provinciale, mentre il restante 5 % è di competenza di altre società private”. “Nel 2003 l’Air acquistò dal Comune l’autostazione di Avellino per circa 12 milioni e 500 mila euro – spiega – di cui la metà con fondi regionali”. “Abbiamo visitato la struttura sorta a metà degli anni Novanta anche con l’impiego dei fondi della 219 post terremoto – spiega – una vicenda complessa e scandita a colpi di contenziosi economici, problemi con l’impresa appaltatrice, perizie, errori progettuali, ritardi che nei fatti hanno trasformato l’autostazione in un monumento allo spreco”. “Porteremo la vicenda in Commissione Trasporti ma soprattutto all’attenzione della Commissione Trasparenza – aggiunge – occorre far luce e capire come sono stati investiti, in questi anni, i fondi anche importanti risorse della Regione Campania”. “Vigileremo affinché la Air spa possa avere l’autostazione così da potenziare l’importante servizio che svolge – conclude Malerba – ma contemporaneamente accerteremo la veridicità di voci che vorrebbero la Regione Campania intenzionata a privatizzare la stessa Spa che costituisce, invece, una storia in discontinuità rispetto alle tante aziende in house assistite e sovvenzionate con soldi pubblici”.

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