NAPOLI – “Le dichiarazioni di Giuseppe De Mita sulla vicenda della stazione “Hirpinia” sono tanto paradossali da poter raffigurare il vice presidente della Giunta Regionale, particolarmente imbarazzato, mentre si arrampica goffamente sugli specchi nel patetico tentativo di scaricare le colpe delle sue inefficienze su altri livelli istituzionali. Chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale capisce che se in Giunta avessimo avuto un’azione più incisiva a favore dell’Irpinia, probabilmente oggi non ci troveremmo a rischiare la cancellazione di un’opera che dovrà necessariamente costituire un’occasione di crescita per la nostra provincia e per i nostri giovani”. Lo afferma Sergio Nappi, consigliere regionale del Gruppo Federato Caldoro.

“Il rappresentante del Governo nazionale – prosegue Nappi – non ha fatto altro che confermare quanto denunciato da noi molto tempo fa, suscitando allora la reazione sdegnata dello stesso vice presidente della Giunta e lo scetticismo interessato di chi oggi, invece, grida ipocritamente allo scandalo. E quanta ipocrisia nelle belle promesse di De Mita jr, sbandierate sui diversi tavoli per il Patto per lo Sviluppo, pomposamente convocati e tenuti presso l’Amministrazione provinciale di Avellino. Prendo atto, tuttavia, delle diverse reazioni di alcuni esponenti del mondo politico, giornalistico e sindacale che oggi si son dovuti ricredere e ai quali – mi permetto di suggerire – di dedicarsi con maggiore attenzione alla lettura degli atti”. “Ed è proprio sugli atti – spiega Nappi – che si è consumato un danno probabilmente irreparabile per l’Irpinia. Le delibere in questione sono la numero 87, del 2 marzo, e la 103 del 13 marzo del 2012. De Mita era assente all’approvazione della prima delibera, nonostante si trattasse di un provvedimento di fondamentale interesse per l’Irpinia, e ha partecipato, senza incidere, alla discussione e alla deliberazione della seconda che, nelle premesse, riprende atto dello schema di Protocollo di Intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero per la Coesione Territoriale, la Regione Campania e la Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. In tale protocollo la Regione Campania ha chiesto di rivedere il progetto presentato da RFI, in istruttoria presso il MIT, al fine di tornare alla prima soluzione ipotizzata da RFI, ovvero un tracciato diretto, in massima parte interrato tra le due stazioni di Apice e Orsara, per ridurre i tempi di percorrenza, i costi ed i tempi di realizzazione. Tutto inesorabilmente confermato ieri dal Ministero per lo Sviluppo per bocca del Ministro Giarda”.

 

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