“Le indagini inerenti alla vicenda Isochimica si chiudono con una serie di capi d’imputazione che inequivocabilmente rappresentano gli effetti devastanti prodotti da quell’azienda. Per anni insieme ad un’inossidabile avanguardia di lavoratori abbiamo denunciato, costruito mobilitazioni, tentato opere di sensibilizzazione, lottando contro un solido muro di gomma eretto dal sistema, intreccio tra imprenditoria, criminalità organizzata, politica e organi dello Stato, che in nome del profitto non ha disdegnato mandare a morire giovani operai assetati di lavoro, in una terra povera e logorata dal sisma oltre che smembrare violentemente, forse irreversibilmente un intero territorio”. Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario nazionale e provinciale di Avellino del Partito della Rifondazione Comunista Paolo Ferrero e Tony della Pia che continuano: “Il lavoro della Procura della Repubblica di Avellino guidata dal Dott. Rosario Cantelmo riconsegna dignità gli ex operai sovente ignorati, spesso derisi, sopportati, sbeffeggiati con false promesse, noi siamo lieti dell’esito scaturito dalla chiusura delle indagini, tuttavia non possiamo gioire, per i troppi morti, i tanti ammalati e per le conseguenze ambientali prodotte da una banda di delinquenti. Il coinvolgimento delle Ferrovie dello Stato e dei responsabili Asl è un atto di giustizia, visto il ruolo criminogeno avuto. Seguiremo con attenzione l’Iter processuale con fiducia e, valuteremo l’ipotesi di costituirci parte civile nel processo, nello stesso tempo continueremo la battaglia per il pensionamento dei lavoratori, la bonifica del territorio e un protocollo di vigilanza sanitaria per tutti efficace, costante e condiviso con le vittime.”