QUINDICI – «Finalmente c’è l’impegno diretto del Presidente Caldoro a portare nella prima giunta utile, già la prossima settimana, la delibera che sblocca gli oltre novantamila euro di fondi europei destinati al riutilizzo del bene confiscato ai Graziano a Quindici e l’avvio del progetto di maglificio che ha già ricevuto parere favorevole dal Ministero degli Interni.
Domani alle 12,00 porteremo con il vicepresidente del Parlamento europeo Pittella questa buona notizia direttamente su questo territorio che è stato teatro di una terribile faida di camorra ed ora, proprio grazie al progetto del maglificio, potrà garantire anche nuove opportunità di lavoro» lo afferma il presidente della commissione Beni Confiscati della Campania Antonio Amato a margine dell’incontro che si è tenuto questa mattina presso la sala giunta con il vicepresidente del parlamento europeo Gianni Pittella «Il Presidente Caldoro ha assunto personalmente questo impegno che sblocca una situazione che stava diventando incresciosa, con fondi già individuati, protocolli firmati ma pastoie burocratiche che continuavano a impantanare la procedura. Un tipico esempio, purtroppo, delle tante difficoltà che continuano a ostacolare il pieno riutilizzo dei patrimoni sottratti ai clan. Naturalmente» continua Amato «non saremo pienamente soddisfatti fino all’approvazione della delibera, ma l’impegno del Presidente è un atto rilevante che segna un altro importante risultato del lavoro che questa commissione sta portando avanti. Con Caldoro ho pure affrontato il tema della mancata applicazione delle previsioni normative contenute nella legge regionale sui beni confiscati da noi proposta e approvata all’unanimità dal consiglio un anno e mezzo fa. La mancata strutturazione dell’osservatorio regionale e dell’apposito ufficio per le aziende confiscate, la necessità di estendere anche ad altri settori, oltre l’agricoltura, la previsione di premialità per progetti sviluppati su beni confiscati, il finanziamento dei fondi previsti dalla legge, sono gravi vulnus che bisogna colmare. Anche su questo Caldoro ha assunto impegni che necessitano atti concreti. Il riutilizzo dei beni confiscati continua ad essere gravemente ostacolato da troppe difficoltà che spesso nascono da intoppi e incapacità istituzionali e burocratiche» dice il presidente della Commissione Regionale «Stiamo accompagnando l’onorevole Pittella in questo tour campano sui beni confiscati perché crediamo che sia fondamentale l’impegno dell’Europa in questo settore, e stiamo registrando un’attenzione e dei risultati significativi. Noi» conclude Amato «continueremo a lavorare perché le buone prassi sperimentate in tanti territori della nostra regione possano essere estese e replicate laddove ancora si registrano problematicità e ritardi. Dei 1571 beni confiscati in Campania un terzo non può essere assegnato perché coperto da ipoteca o occupato, solo il 2% delle aziende è ancora attivo sul mercato, migliaia di beni mobili, innanzitutto autovetture confiscate o sequestrate restano abbandonate a custodia giudiziaria con un carico oneroso diventato enorme. La politica, le istituzioni, devono mettere al centro della loro agenda questo tema perché la lotta alle mafie passa dall’aggressione ai loro capitali e dal riutilizzo dei beni a loro confiscati»