“La recente decisione di chiudere la scuola materna di Via Ovidio, accorpandola ad altro plesso scolastico, nei pressi del rione UNRRA Casas, è ancora foriera di crescenti preoccupazioni e malcontento tra le famiglie aversane. La questione, già di per sé critica sotto il profilo logistico, ha assunto ora contorni ancora più gravi con la rivelazione da parte del vicesindaco Oliva con delega alla pubblica istruzione, che l’edificio di Via Ovidio, utilizzato per decenni come scuola materna, ha in realtà una destinazione urbanistica di tipo commerciale”. Lo afferma in una nota il Consigliere comunale di Forza Aversa, Dino Carratù. “Le famiglie dei bambini già iscritti alla scuola di Via Ovidio sono state messe di fronte a un cambiamento drastico senza preavviso né consultazione preventiva. Costrette a spostarsi da una zona centrale della città a un plesso situato nella parte opposta, dovranno affrontare un aggravio significativo con aumento di traffico, già caotico negli orari di punta, e una riorganizzazione complessa della loro routine quotidiana. Questo trasferimento – sottolinea Carratù – non tiene minimamente conto delle esigenze di chi, per lavoro o altri impegni, ha scelto quella scuola proprio per la sua posizione strategica e accessibile. Oltre ai problemi logistici però, emerge un secondo, gravissimo, ordine di problemi legati alla gestione amministrativa del Comune. L’assessore al ramo, nonché vicesindaco, ha recentemente dichiarato che leggendo il contratto di locazione della scuola di Via Ovidio si è scoperto che la destinazione urbanistica dell’edificio era commerciale. Ciò significa che, per l’intera durata del contratto, il Comune di Aversa ha versato un canone di affitto per una struttura non conforme all’uso scolastico. Questa situazione getta pesanti ombre sull’efficacia e trasparenza della gestione amministrativa. Non può essere sottaciuto poi che l’attuale Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Innocenti, è stato assessore alla pubblica istruzione ed edilizia scolastica nella passata amministrazione, e in quella ancora precedente ha avuto un assessore di riferimento con le stesse deleghe. È quindi lecito chiedersi come sia stato possibile che una tale anomalia sia passata inosservata per così tanto tempo, e se non vi siano state negligenze o omissioni nella supervisione e gestione del patrimonio immobiliare comunale destinato a scopi educativi. È necessario fare chiarezza il prima possibile.
Di fronte a questa situazione, chiediamo che l’amministrazione comunale intervenga immediatamente per mitigare i disservizi causati alle famiglie e per fare chiarezza su quanto accaduto. Proponiamo l’attivazione di un servizio di trasporto pubblico dedicato, con i fondi risparmiati dal mancato pagamento del canone di affitto per l’edificio non conforme, riducendo l’impatto negativo sul traffico cittadino e diminuendo i disservizi per le famiglie; chiediamo inoltre che si esplori la possibilità di accorpare le classi della scuola materna di Via Ovidio con istituti scolastici situati nelle immediate vicinanze, evitando così il disagio di trasferimenti su lunghe distanze per le famiglie. È essenziale – conclude Carratù – che il Comune avvii anche un’indagine interna per chiarire le responsabilità amministrative legate alla gestione del contratto di locazione della scuola di Via Ovidio. È necessario capire come sia stato possibile pagare un canone per una struttura non conforme e se vi siano altre situazioni simili che necessitano di essere immediatamente corrette. È parimenti fondamentale – conclude Carratù – che l’amministrazione comunale dia risposte chiare e concrete ai cittadini, dimostrando la volontà di risolvere i problemi emersi e di tutelare gli interessi delle famiglie e dei bambini coinvolti. Come rappresentanti della comunità, continueremo a vigilare e a chiedere trasparenza su tutta la vicenda”.