In merito all’articolo pubblicato ieri su Italia Notizie e intitolato “Giunta Aversa: Matacena vuole D’Amore, Innocenti dice “no” e pensa a Ciaramella. Magliocca si “vende” Di Grazia per Dello Vicario” (clicca qui), pubblichiamo la precisazione di Clotilde Criscuolo, ex consigliere comunale, sul seguente “passo” del pezzo: Si ricorderà che, dopo le dimissioni di Innocenti e l’ingresso in assise di Clotilde Criscuolo, la moglie di D’Amore abbandonò la maggioranza dopo appena sei mesi rendendo fragilissima l’allora maggioranza. Quello fu l’inizio della fine della gestione targata Alfonso Golia. Chi fu il “garante” di quell’accordo, quindi di Criscuolo? Proprio D’Amore. Errare è umano, perseverare è diabolico.
“Ad onor di chiarezza e per amore della verità – precisa Criscuolo – le cose sono andate diversamente. Innanzitutto il mio ex marito non ha mai partecipato ad alcuna riunione né nelle fasi antecedenti al mio ingresso in Consiglio tantomeno nelle fasi successive durante la consiliatura. La garanzia dell’accordo doveva essere soltanto la correttezza reciproca e il fare bene per la città. Quando sono venuti meno i presupposti essenziali di quell’accordo e certamente non a causa mia, – osserva l’ex consigliera – è venuto meno il rapporto di fiducia con i componenti del gruppo dei Moderati di cui facevo parte in qualità di capogruppo e quindi ne ho preso le distanze. Tutto il resto – conclude Criscuolo – è stata una naturale conseguenza”.