“Purtroppo devo prendere atto che la scarsezza di nozioni in termini burocratici e di procedure dei rappresentanti del centrosinistra aversano si palesa molto spesso e non si perde mai occasione per sollevare «casi» inesistenti”. Tramite un video social Orlando De Cristofaro smentisce le presunte anomalie sollevate sulla sua nomina ad assessore dai consiglieri di opposizione Mario De Michele, Marco Girone e Mauro Baldascino. “Ricordo ai nostri cari «gossippari» che il consigliere Raffaele Oliva è stato da me delegato il giorno antecedente la mia partenza, ovvero il 23 luglio 2024, non per ricevere la mia nomina di assessore, bensì per ricevere la notifica, cosa ben diversa! Inoltre, nella stessa giornata, ovvero il 23 luglio, ho presentato al segretario comunale la dichiarazione di non trovarmi in nessuna condizione di ineleggibilità, cosa che è stata firmata anche, in maniera superflua, dal consigliere Oliva, per un mero eccesso di zelo non dovuto”. “La cosa che mi lascia interdetto – conclude l’assessore della Giunta Matacena – è che i consiglieri comunali, che hanno sollevato la questione sono gli stessi che non molto tempo fa hanno ricoperto l’incarico di assessore…forse non ricordano bene che l’assessore designato riceve solo una notifica? Questioni inutili e tanto tempo sprecato!”. Ma De Michele, Girone e Baldascino non demordono. “Non credevamo fosse possibile, ma a quanto pare – scrivono in una nota – abbiamo scoperto una nuova frontiera della politica locale: il primo caso nella storia aversano di “assessore per delega”. Le dichiarazioni di Orlando De Cristofaro, fatte alla stampa, nel grossolano tentativo di giustificarsi fanno emergere una situazione ancor più grottesca e preoccupante: lui che, il giorno prima delle nomine, delega il consigliere Raffaele Oliva a ritirare il decreto; ed Oliva che, “in maniera superflua e per un mero eccesso di zelo non dovuto” firma sia l’accettazione, che la dichiarazione dell’assessore di non trovarsi in nessuna condizione di ineleggibilità. Che dire? Sicuramente le nostre nozioni in termini di diritto e di procedure amministrative non sono le stesse di quelle di De Cristofaro. La dichiarazione di accettazione di un incarico pubblico, specie per la carica assessoriale, è un atto che ha una natura strettamente personale. Non sono questioni formali, ma sostanziali. L’assunzione di una carica pubblica, essendo un atto di natura fiduciaria, implica una manifestazione diretta e personale di volontà da parte del soggetto interessato. Questo principio è rafforzato dal fatto che l’atto di accettazione comporta dichiarazioni di assenza di cause di ineleggibilità e incompatibilità, le quali devono essere rese personalmente e sotto la propria responsabilità. Tutto questo, stando alle dichiarazioni di De Cristofaro, non è avvenuto. Lui dice di aver presentato, il 23 luglio, il giorno prima dei Decreti di nomina, al Segretario Comunale, una “dichiarazione di non trovarsi in nessuna condizione di ineleggibilità”. De Cristofaro, quindi, non ha firmato l’accettazione di nomina ad assessore, l’ha firmata Oliva. L’accettazione non può essere presentata prima rispetto al Decreto di nomina, perché appare evidente che non è possibile accettare ciò che non è stato ancora disposto. Abbiamo presentato un’interrogazione – concludono De Michele, Girone e Baldascino – nella quale chiediamo proprio di conoscere se e quando sia stata protocollata questa accettazione alla carica di assessore e stiamo valutando di chiedere l’intervento della Prefettura”.

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