LIMATOLA – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del consigliere comunale Di Lorenzo che contesta l’annuncio di alienazione dei beni comunali inutilizzati da parte dell’amministrazione.

 

 

“Le raccomandate con avviso di ricevimento sono state spedite dal consigliere di ViviLimatola. Nei prossimi giorni ci sarà una manifestazione pubblica sull’argomento. Nella denuncia al Prefetto ed alla Corte dei Conti è stato precisato checon delibera n. 10 del 24/4/2013 il Consiglio Comunale di Limatola ha approvato il regolamento per l’alienazione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’ente sul presupposto che “questa amministrazione ha riscontrato l’esistenza di beni immobili inutilizzati e che intende alienarli”.

Con la delibera n. 14 del 24/4/2013 il Consiglio Comunale di Limatola ha poi  approvato il piano di alienazione di alcuni beni immobili comunali: e precisamente l’edificio scolastico in funzione alla località Biancano, un chiosco-bar in piena attività, un terreno con struttura in corso di costruzione alla via Volturno, altro terreno con struttura in corso di costruzione alla via Santa Maria degli Angeli, l’edificio scolastico in funzione alla via Toraldo, ed infine l’ex mattatoio con una vasta area di terreno circostante.

Le delibere, sostiene Di Lorenzo, sono viziate per eccesso di potere in quanto non sono specificati i motivi posti a base delle dismissione: tra l’altro non è indicato il valore dei beni né tampoco una perizia estimativa degli stessi.

La vendita, in particolare, degli edifici scolastici costituisce violazione di legge in quanto si priva la città di attrezzature destinate alla crescita ed all’educazione delle giovani generazioni: bene, quello dell’educazione e della cultura, di primaria importanza tutelato anche dal dettato costituzionale.

Inoltre non è chiaro come l’amministrazione, una volta venduti gli edifici scolastici, voglia adempiere all’obbligo dell’istruzione scolastica e soprattutto in quale edificio.

I beni in procinto di essere alienati sono sottoposti e servono alla funzione pubblica dato l’interesse generale che essi assolvono in favore della cittadinanza limatolesi.

Non è prevista la costruzione di nuove scuole: dimodochè si rischia di far rimanere a terra gli studenti ed il personale dei complessi da alienarsi.

Il sindaco non risponde, sfugge al confronto più volte richiesto da Di Lorenzo e continua a convocare i consigli comunali in orari mattutini. Ed allora l’esponente di ViviLimatola  si rivolge fiducioso al Prefetto ed alla Corte dei Conti. Ci sarà un Giudice a ….Berlino! si chiede Di Lorenzo.”

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