BENEVENTO – In data 26 settembre 2012 alle ore 18,00 presso la Federazione di Sinistra Ecologia Libertà di Salerno, si è riunita, su convocazione del Presidente, la Commissione Regionale di Garanzia di SEL per esaminare il ricorso presentato dal circolo “Peppino Impastato” di Benevento. avverso l’atto di commissariamento adottato dall’assemblea provinciale della Federazione di Benevento.Sono Presenti: Marina Chiaese, Marcello Giulianini, Salvatore Leonangeli, Franco carmela, Carmine Esposito
La Commissione Regionale di Garanzia,
letto ed esaminato il ricorso pervenuto a questa commissione in data 19 settembre 2012 a mezzo fax e successivamente via e-mail, da Mariangela Taranto e Barbara Rotondi, nelle rispettive qualità di Presidente e coordinatrice del circolo di Sinistra Ecologia Libertà (Peppino Impastato) di Benevento, avverso il provvedimento di Commissariamento deciso dall’assemblea provinciale di Sinistra Ecologia Libertà della Federazione di Benevento in data 13 settembre 2012;
letto ed esaminato il provvedimento di commissariamento impugnato;
rileva
IN FATTO
Il Provvedimento di commissariamento emesso dall’assemblea provinciale è stato motivato nel seguente modo: 1) L’empasse politico-organizzativo; 2) porre fine ad azioni di basso profilo legate ad una logica suicida che ha come unico obiettivo quello di gettare fango e discredito su SEL.3) arroccamento del gruppo dirigente alle proprie cariche; 4) lotta unilaterale nei confronti del gruppo dirigente provinciale. 5) comunicati stampa e dichiarazioni il cui unico scopo era quello di consegnare all’esterno l’immagine, falsa e distorta, di un partito lacerato da conflitti interni. 6) volgare saccheggio perpetrato ai danni della Federazione. 7) Il protrarsi di pratiche strumentali ed eticamente inqualificabili;
Il ricorso prodotto ha contrastato, parola per parola, quanto contenuto nel provvedimento impugnato. Le compagne ricorrenti, hanno evidenziato in via procedimentale la violazione dell’art. 7 del regolamento della commissione di garanzia nazionale approvato all’assemblea nazionale del 18 giugno 2011, per quanto attiene alla formalità degli atti. Esse hanno evidenziato che l’iter procedimentale non è stato in alcun modo rispettato, perché nel provvedimento emesso non sono richiamate le formalità con le quali è stato inoltrato il ricorso alla commissione provinciale di garanzia; hanno evidenziato la mancata indicazione dei documenti posti a sostegno del ricorso inoltrato dall’assemblea provinciale alla Commissione di Garanzia Federale; la data in cui la commissione di garanzia si sarebbe riunita; l’iter procedimentale adottato. Le compagne hanno denunciato con il ricorso alla Commissione di Garanzia Regionale, l’assenza di un contraddittorio e l’assenza delle garanzie democratiche, non essendo stata svolta alcuna istruttoria e nessuna acquisizione documentale prodotta dalle parti. Inoltre le ricorrenti hanno evidenziato una strumentalità di natura politica nell’adozione del provvedimento, avallato dall’illegittimo comportamento della Commissione di Garanzia Provinciale. Hanno, a conforto delle proprie tesi, elencato una serie di attività politiche svolte dal circolo dalla data della sua costituzione.
La Commissione Regionale di Garanzia, ritiene che la questione posta alla sua attenzione, possa essere decisa senza nessuna ulteriore istruttoria e debba essere decisa allo stato degli atti, in quanto i fatti formali e sostanziali si desumono in modo evidente proprio dal contenuto del provvedimento di commissariamento, per la cui conferma o annullabilità non è assolutamente necessario assumere ulteriori documenti o dare corso ad audizioni.
MOTIVAZIONE
Preliminarmente questa commissione intende censurare le frasi e i giudizi contenuti nel provvedimento di commissariamento, che sicuramente non sono consoni ad un rapporto politico che dovrebbe esserci tra compagni che vivono nella stessa organizzazione. Parlare nel provvedimento di commissariamento del circolo, di dignità e di etica nel comportamento dei compagni, con una genericità di motivazione, non è utile anche per una ricomposizione politica dei contrasti insorti, pertanto questa commissione chiede un abbassamento dei toni, per riportare serenità nella vita del partito. Qualora vi fossero comportamenti di singoli compagni o compagne che violano le regole interne al nostro partito, rilevanti dal punto di vista disciplinare, essi vanno denunciati alla commissione di Garanzia territoriale la quale potrà adottare provvedimenti, curandosi di realizzare un corretto contraddittorio per consentire all’accusato di poter rappresentare le proprie ragioni.
La CRG vuole ricordare con questo provvedimento, che le commissioni di garanzia a tutti i livelli sono chiamate a dirimere questioni di carattere disciplinari conseguenti alla violazione di norme statutarie e regolamentari adottate dal partito. Le commissioni per la funzione che devono svolgere di terzietà, non hanno alcun dovere di prendere parte nelle vicende interne che attengono alla dialettica tra gruppi dirigenti, anche ai diversi livelli. Questo è il compito assegnato. Le valutazioni che la commissione esprime con il presente provvedimento attengono esclusivamente alle questioni valutabili in questa sede.
VIOLAZIONI PROCEDURALI
Sono state evidenziate nel ricorso presentato dal circolo, violazioni di carattere procedimentale, che la presente commissione ritiene fondate per i motivi che si desumono proprio dal provvedimento di commissariamento impugnato: carenza nella contestazione e genericità della stessa; Violazione delle norme regolamentari (art.7 regolamento garanzia nazionale); vizi nell’instaurazione del procedimento; carenza nella costituzione del contraddittorio. Insufficiente e/o carente motivazione nel provvedimento adottato, assenza di ogni riferimento al procedimento svoltosi dinanzi alla Commissione Provinciale di Garanzia, che peraltro nel provvedimento non è neppure richiamato, quasi come se non fosse esistito.
NEL MERITO
Non si desume dal provvedimento di commissariamento, quale norma dello Statuto o dei regolamenti Nazionali e Regionali, sarebbe stata violata dal circolo “Peppino Impastato” di Benevento.
Nell’atto di commissariamento sono contenute contestazioni generiche che sono di ordine politico e non disciplinari, tanto che lo stesso ricorso presentato dalle compagne avverso il provvedimento di commissariamento è articolato sulle questioni politico-organizzative. Questa commissione non intende esprimere nessuna valutazione di carattere politico organizzativo, anche se dall’elenco delle attività svolte dal circolo emergono elementi che denotano una vivacità positiva nell’attività dello stesso.
PER QUESTE RAGIONI
LA COMMISSIONE REGIONALE DI GARANZIA
Ritiene fondato il ricorso prodotto dal Circolo di Benevento “ Peppino Impastato” e conseguentemente
ANNULLA
il provvedimento di commissariamento adottato dall’assemblea provinciale di SEL di Benevento in data 13 settembre 2012 ed ogni atto conseguente, ivi compresa la nomina del commissario, per vizi che attengono all’iter procedimentale, (carenza nella contestazione e genericità della stessa; Violazione delle norme regolamentari; vizi nell’instaurazione del procedimento; carenza nella costituzione del contraddittorio. Assenza e carenza di motivazione), ma soprattutto per questioni riguardanti il merito, in quanto la commissione non ravvisa nei comportamenti addebitati al circolo, nel provvedimento di commissariamento, la benchè minima violazione di norme statutarie o regolamentari che comporti un qualsiasi provvedimento di natura disciplinare.
Il presente provvedimento è comunicato alle parti per gli opportuni provvedimenti di competenza.
Salerno, lì 26 settembre 2012
Componenti la commissione Il Presidente
F.to Marcello Giulianini F.to Marina Chiaese
F.to Salvatore Leonangeli
F.to Franco Carmela
F.to Carmine Esposito