“Dalla vicenda del ministro Nunzia De Girolamo emerge una gestione della sanità pubblica che riporta Benevento indietro di 40 anni. Lei, che si è presentata come campionessa del nuovo che doveva avanzare, ha adottato metodi speculari a quelli che a parole ha sempre dichiarato di voler combattere”. Colpisce al bersaglio grosso Umberto Del Basso De Caro. Il deputato del Pd non usa il fioretto. E mena sciabolate che riducono a fettine l’avversario, pardon l’avversaria. Non ci sta a passare per il regista di un presunto complotto ordito ai danni dell’esponente del Governo Letta. E ai microfoni di Campania Notizie ricostruisce in modo puntuale il “caso De Girolamo”. Senza giri di parole. “In discussione – afferma l’apprezzato penalista – non è solo la vicenda che riguarda l’Asl di Benevento. Gli organi di stampa hanno denunciato una gestione di carattere familistico”.

Che riguarda quindi anche Francesco Boccia, marito del ministro e deputato del Pd? “Basta osservare i metodi adottati per alcune nomine in Campania e in Puglia per comprendere che siamo di fronte a problema di etica delle istituzioni”, risponde De Caro con la sua solita schiettezza. Il parlamentare dei Democratici brandisce con naturalezza e toni garbati l’arma, tagliente e letale, dell’ironia: “In questa vicenda il turpiloquio della De Girolamo, allora deputata del Pdl, è la cosa più pulita”. Poi giù con le auto blu, i viaggi di Stato con amici e parenti. E via così con una lunga sequela di critiche che l’esponente del Pd snocciola per disegnare uno scenario con tante ombre e poche luci. Del Basso De Caro è sicuramente un politico di razza. Stando invece alle cronache di questi giorni verrebbe da dire: ma la De Girolamo che razza di politico è?

Mario De Michele

LA VIDEO-INTERVISTA A UMBERTO DEL BASSO DE CARO

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