La Commissione Sanità del Senato della Repubblica deve estendere la propria inchiesta sui veleni prodotti dalle attività illecite di smaltimento rifiuti nei territori del napoletano e del casertano anche al Sannio ed, in particolare, ai tenimenti di Casalduni e Fragneto Monforte.
E’ questo il contenuto di una nota che il Commissario straordinario della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, ha inviato ai Presidenti di Palazzo Madama, Pietro Grasso, e della Commissione Sanità, Emilia Grazia De Biasi. I senatori, sino ad oggi, si sono, com’è noto, occupati della “Terra dei fuochi”, cioè di quella sorta di “Triangolo delle Bermude” tra il napoletano ed il casertano dove, per opera della camorra napoletana e casalese, sono stati per decenni inghiottiti rifiuti tossici e speciali, di tutto di più, e per il cui “smaltimento” i criminali hanno utilizzato e tuttora utilizzano “inceneritori artigianali” che avvelenano l’aria e la terra. Ora, poiché, a quanto pare, questa abominevole prassi, si sarebbe diffusa anche nel Sannio, come testimoniano i recenti incendi di ecoballe a Fragneto Monforte e Casalduni, il Commissario straordinario ha chiesto che la Commissione Sanità del Senato della Repubblica apra con urgenza un fascicolo dedicato anche al Sannio ed in particolare al territorio dei due Comuni citati. L’iniziativa di Cimitile, peraltro, è a sostegno della richiesta, avanzata nelle scorse ore, di istituire una Commissione speciale per accertare l’eventuale rapporto tra l’insorgere dei tumori e gli insediamenti di impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti nel Sannio. A giudizio del Commissario straordinario della Provincia di Benevento le denunce presentate in tal senso dal sindaco di Fragneto Monforte necessitano di una rigorosa verifica anche per cancellare l’allarme diffusosi nella pubblica opinione: ed è per questo che le Istituzioni centrali e regionali debbono immediatamente avviare i due filoni complementari di indagine.