“Mi sono interessata, come mio dovere di parlamentare, di problematiche del territorio, ma ho sbagliato nell’usare espressioni poco eleganti, anche se le ho usate in casa mia e sono state registrate abusivamente e illegalmente da un personaggio che è uno dei protagonisti di quest’inchiesta su truffe all’Asl, inchiesta nella quale io non ci sono”. Lo afferma in una nota il ministro Nunzia Di Girolamo in relazione alla vicenda della Asl di Benevento (leggi articolo).

“Sono serena, due volte serena: innanzi tutto perché non ho fatto nulla di irregolare o di illecito e poi perché c’è la magistratura che indaga. Io credo nella giustizia senza se e senza ma e mi sento tutelata da inquirenti che fanno il loro dovere piuttosto che da un rincorrersi di dichiarazioni e controdichiarazioni utili solo per animare maliziose e diffamatorie ricostruzioni giornalistiche”. ”Un’inchiesta – prosegue Nunzia De Girolamo riferendosi alla vicenda della Asl di Benevento -che sta scoprendo un sistema di potere che esiste ben prima di me e che è stato smantellato in nome della legalità. Sono pertanto felice che il governatore Caldoro, persona perbene, abbia inviato gli ispettori nell’Asl di Benevento per capire che cosa c’era prima e che cosa c’è adesso”. “Da parte mia – dice ancora il ministro – non posso che ribadire di non aver mai indicato una ditta, un primario, di non aver mai favorito parenti che lavorano lì da trent’anni e di non essermi mai interessata di altro che non fossero questioni di ospedali mai aperti, lavoratori senza stipendio, assistenza precaria”.

 

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