PIEDIMONTE MATESE – Il 25 aprile in villa comunale. Per “liberare” la villa comunale da promesse ed aspettative rimaste, finora, rimaste irrealizzate. Da ultimo l’amministrazione Cappello ha riavviato di nuovo l’iter per l’affidamento in esterno sullo schema del project financing dopo il primo flop a pochi giorni dalla chiusura della campagna elettorale in cui il tema fu molto dibattuto e controverso.

E’ significativa l’attenzione che “Sinistra Matesina” ha conferito, da mesi, alla questione, un tassello importante per ripristinare un discorso realistico per il recupero e la fruizione della villa in un’ottica di qualità urbana dopo anni di vita stentata e precaria di questo spazio di cui le nuove generazioni hanno perso non silo la memoria ma anche la funzione di luogo aggregativo . La problematica è diventata una delle priorità dell’agenda operativa della lista civica guidata da Ranieri Vitagliano . Prima una serie di incontri e sopralluoghi da cui è uscita la richiesta inoltrata all’amministrazione di sospendere l’iter per il nuovo bando e porre fine a quella logia di “Autogrill” del progetto ( con il rifacimento- potenziamento dei manufatti esistenti ora in stato di degrado, condizione che esige risorse finanziarie cospicue) e poi da , ultimo con la giornata di volontariato e di pulizia straordinaria della villa che ha portato alla rimozione di rifiuti e fogliame accumulato( settimane fa operai forestali hanno provveduto a sistemare alla meglio tronchi spezzati in un’ala della villa). Adesso è la volta di un 25 aprile , festa della Liberazione con un ricco programma di iniziative . Giochi per bambini, musica live (Epocali Piedigrotta, cantautorando , Bottari) ma anche incontri-dibattito (“ antifascismo e beni comuni”), mostre fotografiche e spazi allestiti da alcune associazioni. Insomma una giornata che vuole restituire un po’ di quella vitalità che si è spezzata in questi anni di gestioni precarie o di vuoto gestionale che hanno fatto perdere centralità di fruizione urbano ad uno spazio, centrale, solo geograficamente.

Michele Martuscelli

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