“La Campania è stata defraudata, rispetto a tutte le altre regioni d’Italia, dai benefici del condono della legge Berlusconi. Ricordo che l’allora governatore Bassolino impugnò la legge e chi ha dovuto sanare è stato costretto a farlo pagando oneri con un costo doppio rispetto a quelli affrontati nelle altre regioni. Evidentemente i campani sono figli di un dio minore”. Così nel suo intervento in Aula nell’ambito della discussione sul Ddl Falanga sugli abusi edilizi, il senatore del gruppo ALA-SC Vincenzo D’Anna. “Ricordo – ha spiegato D’Anna – che non si tratta di un fatto meridionale perché l’ultimo condono se lo sono preso in Emilia Romagna nel silenzio dei moralisti alle vongole che ogni qualvolta c’è qualcosa che riguarda il Sud fanno sentire forte la loro voce”. “Mettiamoci d’accordo – ha aggiunto D’Anna – esiste forse la morale elastica? Eppure c’è un’ampia casistica, al riguardo, di casi clamorosi legati a personalità famose che pure sono stati condonati nel silenzio degli ambientalisti! La verità è che parlare oggi di condono non è possibile. E poi: ok, abbattiamo le case, ma il materiale di risulta in quale discarica andrà a finire? Trasformeremo forse Capri ed Ischia in discariche a cielo aperto oppure lo porteremo Palazzo Chigi?”. “Non serve – ha detto ancora D’Anna – il moralismo da quattro soldi che vale a seconda della longitudine delle regioni”. “La moralità – ha concluso il senatore di Ala – non è figlia dei tempi e qui si rischia di far abbattere solo le case dei poveri fessi. In Campania abbiamo defraudato un numero immenso di persone. Interessatevi di loro, della povera gente: farete la metà del vostro dovere”.