CASERTA: Il gruppo Consiliare del Partito Democratico di Caserta, unitamente alla segreteria provinciale del Partito e a quella cittadina, esprime apprezzamento per l’accordo intercorso nella giornata di ieri tra il MIBAC ed il Ministero della Difesa, finalizzato alla restituzione degli spazi occupati dall’Aeronautica Militare all’interno di Palazzo Reale. “Siamo convinti- si legge nella nota- che la disponibilità dimostrata dal Ministro Pinotti di fronte alla iniziativa del ministro Franceschini attesti la volontà del Governo nazionale di restituire alle sua naturale vocazione culturale il nostro Palazzo, patrimonio UNESCO. Allo stesso modo riteniamo inequivocabile l’accoglimento della nostra proposta di fare della Reggia e delle iniziative ad essa connesse il volano per lo sviluppo economico della città intera. Per questo riteniamo di dover esprimere un ringraziamento particolare anche all’on. Picierno, che ha favorito la realizzazione dell’iniziativa congiunta dei due Ministeri”. E quindi un passaggio sulla vicenda che da qualche giorno tiene banco sulla stampa: “Ci opporremo- spiegano i portavoce dei Democratici- al conservatorismo di quanti intendono costruire il caso Aeronautica. Non c’è nessun caso perché la presenza dell’Aeronautica è patrimonio consolidato della città di Caserta. Verso tale presenza anche in epoca recente è stata data ampia collaborazione, attraverso la costruzione della nuova Scuola Specialisti con fondi comunitari. E siamo convinti che anche lo Stato Maggiore dell’Aeronautica desidera favorire lo sviluppo della nostra città, cui ha dato nel corso dei decenni ampio contributo. Se ci sono funzioni che necessitano di ulteriori spazi, questi spazi sarà possibile trovarli anche facendo ricorso al riutilizzo dell’ingente patrimonio militare dismesso in città. Pertanto in maniera ferma non consentiremo ad alcuno di contrapporre artificiosamente gli interessi dell’Istituzione militare a quelli di Caserta e della sua Reggia, semplicemente perché tale contrapposizione non sussiste. Piuttosto agiremo- concludono- per sostenere il cambiamento che apre una nuova e concreta prospettiva di crescita, perché se la Reggia cambia, cambia Caserta”.