CASERTA – La città di Caserta diventerà più verde grazie alla legge n. 10/2013 che obbliga i Comuni sopra i 15 mila abitanti a piantare un albero per ogni bambina o bambino nato o adottato nel Comune stesso. La piantumazione dovrà avvenire entro sei mesi dalla nascita o dall’adozione.
In realtà, la normativa, che punta a favorire gli spazi verdi urbani, esiste da oltre vent’anni, ed è stata introdotta con legge 113/1992 e recepita dalla Regione Campania con L.R. n. 14/1992. Ma essa è stata applicata solo da alcuni Comuni virtuosi.
La nuova normativa introduce alcune modifiche alla precedente disposizione e ne migliora le finalità, prevedendo l’obbligo per i Comuni di incrementare gli spazi verdi urbani e le cinture verdi, e di adottare misure volte a favorire l’assorbimento delle polveri sottili e ridurre l’effetto “isola di calore estiva”.
Inoltre, in relazione agli edifici, prevede misure per promuovere le pareti verticali verdi, la tutela delle aree verdi esistenti di pertinenza degli edifici, le coperture verdi atte a produrre risparmio energetico, al fine di favorire la trasformazione dei lastrici solari in giardini pensili.
Grazie alle modifiche introdotte, la legge dovrebbe riuscire a contrastare, almeno in parte, la perdita di zone verdi nel Paese, che secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) è di otto mq al secondo.
A vigilare sul rispetto della normativa sarà il “Comitato per lo sviluppo del verde pubblico”, istituito presso il Ministero dell’Ambiente, mentre i Comuni dovranno comunicare informazioni sul tipo di albero scelto per ogni bambino e il luogo in cui è stato piantato, provvedendo anche a un censimento annuale di tutte le piantumazioni.
Le nuove misure, volte ad incentivare lo sviluppo di spazi verdi urbani, hanno anche istituito la “Giornata nazionale degli alberi”, che sarà celebrata il 21 novembre con l’obiettivo di perseguire attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto, ed inoltre sono previsti percorsi di educazione ambientale rivolti alle scuole e alla cittadinanza. In particolare, ogni scuola piantumerà nelle aree pubbliche piantine di specie autoctone, ovvero tipiche del territorio, utilizzando quelle prodotte nei vivai forestali pubblici della Regione Campania, e promuoverà iniziative per la conoscenza dell’ecosistema boschivo e il rispetto delle specie arboree.
Gli alberi non sono solo elementi di arredo delle nostre città, ma ogni singolo albero è in grado di fornire ossigeno per 10 persone e di assorbire, a seconda delle dimensioni, da 7 a 12 kg di emissioni di CO2 (anidride carbonica) all’anno ed, inoltre, riduce l’inquinamento acustico.
E se il Comune non adempie all’ obbligo? Entro il 31 dicembre di ogni anno l’Ente dovrà disporre delle varianti urbanistiche per assicurare il rispetto delle quantità minime di spazi pubblici riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi in rapporto agli insediamenti residenziali e produttivi, specialmente a quelli industriali.
Intanto, i Consiglieri Naim e Apperti, del Gruppo Consiliare di Speranza per Caserta, hanno presentato una interrogazione al Sindaco ed alla Giunta Comunale per rammentare l’obbligatorietà della legge sugli spazi verdi urbani, in coerenza con le precedenti proposte presentate, a partire dal rispetto della “Carta di Matera”, sottoscritta dal Sindaco Del Gaudio, orientate a contrastare il consumo del suolo e a sostenere la tutela del paesaggio e dei suoli agricoli, la salvaguardia dell’ambiente, percepiti come “beni comuni” da tutelare e proteggere per rispettare l’identità di chi lo abita e le future generazioni.