Alife-“Ritengo la risposta del Ministro troppo superficiale e non rispondente in modo preciso alle domande che avevamo posto. A questo punto decideremo assieme ai cittadini di Alife e a tutti coloro che sono interessati nella mobilitazione”. Così la parlamentare del movimento 5Stelle Vilma Moronese commenta quanto scritto dal ministro Galletti in merito all’interrogazione presentata ad aprile dagli esponenti del movimento sulla problematica del mega- impianto del biodigestore da insediarsi ad Alife. La senatrice ne ha accennato nel corso dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi in villa comunale a Piedimonte Matese. Poi è arrivata la risposta del ministro che la Moronese ha pubblicato. Galletti riferisce la competenza della regione in ordine all’esercizio dell’autorizzazione dell’impianto e prende atto che è pendente la valutazione tecnico-ambientale. Un’istruttoria che ancora non si è conclusa anche se si è in attesa del decreto sulla Via (valutazione impatto ambientale) come evidenziato dal consigliere comunale e dal sindaco Avecone durante l’assemblea tenutasi lo scorso 25 settembre. Una risposta che confermerebbe il parere favorevole sia pure condizionato di prescrizioni di cui si è parlato nell’aula di Alife. “Nell’ultima seduta della commissione di Via-Vas-Vi del 29 luglio – scrive il ministro alla Moronese- il comune di Alife ha depositato una dichiarazione contenente le proprie osservazioni che al momento sono oggetto di istruttoria da parte del gruppo tecnico della succitata commissione; la regione,inoltre, evidenzia che il sito scelto per la realizzazione dell’impianto risulta esente dal collettivo dei vincoli cogenti individuati dal piano regionale di gestione dei rifiuti urbani nonché da quello del piano regionale dei rifiuti speciali e del piano provinciale di gestione dei rifiuti della provincia di Caserta (mai adottato ha rilevato l’avvocato Fidanza che difende il comune di Alife ndr) e compare nel panel delle destinazioni potenziali ottimali di impianti di gestione trattamento industriale di rifiuti. L’area nella quale ricade il progetto è di scarsa importanza naturalistica e lo sviluppo delle zone Asi in cui è ubicato l’impianto è stato promosso a partire dalla pianificazione di cui al PRG asi del 1990( sempre il comune ha fatto presente la mancanza del sistema fognario ndr).Il sito in effetti ricade a pochi chilometri da due aree Sic(siti di interesse comunitario). In particolare il sito Natura 2000 più prossimo all’area è il sic it8010027-fiumi Volturno e calore beneventano”).Al riguardo- conclude il ministro- è necessario tuttavia evidenziare che, per quanto concerne la direttiva 92/42/Ce Habitat , in considerazione della distanza è presumibile che gli effetti diretti nei confronti degli habitat e delle specie possono essere non ione che significativi a condizione che la realizzazione dell’impianto rispetti le normative di settore in materia di inquinamento dell’aria e delle falde così che deve risultare per tutte le attività della zona Asi considerate nel loro insieme”. “Noi- dichiara la senatrice 5Stelle- del M5S siamo contrari a questo impianto industriale che non aiuta la vera vocazione del territorio”.
Michele Martuscelli