Piedimonte Matese. Una motrice, con anni di onorato servizio, recuperata e sarà di nuovo in funzione. Ne seguiranno altre due. Le criticità, specie finanziarie ma anche operative che affliggono l’ex Alifana, ora Metrocampania est, non fiaccano il morale del personale nel suo complesso, in particolare delle maestranze dell’officina di Piedimonte Matese che hanno rimesso o stanno  rimettendo in sesto le motrici.

Una risposta concreta ed un segnale – fanno sapere in una nota- per restituire piano valore territoriale nei suoi aspetti sociali ed economici  alla linea ferroviaria. Ecco la nota che pubblichiamo integralmente :

 

 

La risposta delle maestranze dell’Officina Rotabili di Piedimonte Matese

Nonostante il continuo vociferare sulla possibile chiusura dell’Alifana – linea ferroviaria gestita dalla ex MetroCampania NordEst (oggi, Ente Autonomo Volturno s.r.l.) che collega il capoluogo campano con dieci comuni dell’alto casertano-matesino, interessando una popolazione di circa 100.000 abitanti – non si sono fatte attendere le prime risposte concrete e “risolutive” da parte dei tecnici (Dirigenti e Funzionari) e delle maestranze altamente specializzate dell’officina manutenzione rotabili di Piedimonte Matese. Infatti, a fronte di un atteggiamento miope e lassista delle Istituzioni relativo ad una problematica così delicata (quale la chiusura di una linea ferroviaria) – peraltro senza tener conto che il servizio viaggiatori offerto rappresenta, a tutti gli effetti, un servizio minimo di trasporto pubblico locale, qualitativamente e quantitativamente sufficiente a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini nei territori dell’alto-casertano, in quanto tiene conto dell’integrazione tra le reti di trasporto (Rete Ferroviaria Italiana e tratta sociale), del pendolarismo scolastico, universitario e lavorativo, della discreta fruibilità dei servizi da parte degli utenti per l’accesso ad alcuni servizi amministrativi, socio-sanitari e culturali, nonché delle esigenze di riduzione della congestione e dell’inquinamento –  nonostante le notevoli difficoltà economiche in cui versa l’Ente Autonomo Volturno s.r.l., l’atavica carenza di materiali di ricambio e di prestazioni d’opera da parte di fornitori esterni, è stato redatto un programma di recupero del materiale rotabile (automotrici) teso ad aumentarne la disponibilità operativa dello stesso e, di conseguenza, scongiurando l’eventuale affidamento del servizio viaggiatori alle imprese private di trasporto su gomma. Il succitato programma prevede un incremento di disponibilità all’esercizio, entro l’inizio di marzo c.a., di tre automotrici. Tutte le attività previste dal piano di recupero dei treni saranno svolte, in larga misura, dal personale interno. A decorrere da fine gennaio, la prima delle suddette automotrici sarà rimessa in esercizio. Tale risultato significativo è stato ottenuto grazie ad un impegno gravoso e pieno di sacrifici delle maestranze di officina che hanno dimostrato un professionalità ed una efficienza davvero esemplare, nonostante il delicato momento di particolare apprensione in cui versa l’azienda. Il progetto di recupero, seppur una “goccia nell’oceano”, rappresenta, senza alcun dubbio, un segnale concreto e forte per chi (politici e gli amministratori locali) ora è chiamato in causa a dimostrare quella presenza per troppi anni latitante al fine di definire prospettive e proposte tese alla salvaguardia dell’Alifana che, in  quanto “valore” territoriale, svolge un ruolo di catalizzatore di sviluppi sociali, economici ed occupazionali”.

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