“Il treno delle bugie le opportunità che deraglio”. Questo il titolo dell’evento di apertura di una serie di incontri che vedono protagonisti i circoli del Partito democratico del medio Volturno (Alife, Caiazzo, Dragoni, Piana di Monte Verna). Il circolo Pd di Alvignano in qualità di organizzatore dell’intera kermesse ospiterà ‘la prima’, lunedì 4 gennaio ore 18:30 presso la sala consiliare del comune di Alvignano. Il direttivo del circolo alvignanese, composto da Maria Teresa Florio,Tiziana Matarazzo,Lina Mennillo,Ismaele Ponsillo, e il suo segretario, Giuseppe Ponticorvo, hanno chiamato a raccolta l’intera filiera istituzionale del Pd dal sottosegretario Umberto del Basso de Caro, il consigliere e presidente regionale del partito Stefano Graziano la deputata Camilla Sgambato il consigliere regionale Luca Cascone e presidente provinciale Pd e sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, Luciano Crolla responsabile comunicazione Pd Campania oltre che il presidente della provincia e sindaco di Alvignano Angelo di Costanzo e i consiglieri provinciali dell’alto casertano Stefano Giaquinto, Silvio Lavinia, Basilio Vernile. La tematica è di quelle importanti, riguarda l’ex Alifana la tratta ferroviaria che collega Piedimonte Matese a Napoli che rischia un forte ridimensionamento se non la chiusura visti i vari problemi soprattutto economici che l’Eav sta attraversando. “L’alifana – spiegano gli organizzatori – non è soltanto una semplice tratta ferroviaria ma un presidio di civiltà al quale non possiamo rinunciare, stiamo parlando di una delle reti ferroviarie più antiche d’Italia con un bacino di utenza di oltre 60.000 persone, il dovere dei circoli e dei cittadini e di portare a conoscenza le istituzioni della gravità della situazione e trovare insieme agli operatori dell’Eav, che stanno facendo di tutto per dare ancora un servizio decente ai pendolari,la miglior soluzione per non permettere l’ennesimo scempio ad un territorio,quello dell’alto casertano,ricco di risorse e opportunità e che senza la sua storica tratta ferroviaria rischia di perdere una grande opportunità di sviluppo”.

 

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