CASERTA – Continua a soffiare vento di bufera sull’ambito C1 ( ex C7) e sulla riorganizzazione dei servizi sociali, stretti fra la necessità di garantire la continuità assistenziale, come richiesto anche dalle linee guida della Regione Campania,  e l’assurda  determinazione a non  considerarli servizi essenziali.

Nell’incontro di ieri fra i Sindaci dei Comuni afferenti l’ambito  è stato  deliberato il prosieguo dell’assistenza Domiciliare ad Anziani e Disabili e del Tutoraggio Educativo, mediante affidamento temporaneo a  Cooperative Sociali.

Già prorogati fino a giugno il Trasporto Disabili  ed il centro Polifunzionale Il Faro (per la cronaca l’unica Coop ad oggi non pagata!!), ma  ancora non è chiaro come e quando saranno riattivati gli altri servizi forniti dall’Ambito, quali Sostegno alla Genitorialità, Affido Familiare, Sostegno alla povertà, minori a rischio, etc..

“ Fantasmini e Coop. Sociali  hanno incassato in questi giorni 4 delle 19 mensilità arretrate, – esulta Alessandra Cirelli dell’UGL Caserta – con un pagamento che oltre a fornire una boccata di ossigeno a questi lavoratori, ha ristabilito equità e giustizia, e di questo siamo grati anche all’intervento della Consigliera di Pari Opportunità Francesca Sapone, che era appunto intervenuta sulla discriminazione in atto”.

”Apprezziamo la determinazione di proseguire i servizi garantendo la continuità assistenziale fra utente ed operatore, –  prosegue la sindacalista –  poiché  è un atto di grande  civiltà,  che riconosce dignità  e centralità ai bisogni degli utenti e  garantisce il prosieguo del lavoro ai nostri  eroici operatori!”,

“Mi auguro che l’impegno profuso fin ora,  per arrivare alla soluzione delle numerose problematiche che attanagliavano le Politiche Sociali,  prosegua e permetta al più al presto di ristabilire tutti i servizi, – commenta Sergio D’Angelo Segretario della UGL di Caserta –  Rinnoviamo per questo l’appello all’ Ass. Casale ed ai Sindaci de Comuni  a non sottovalutare le politiche sociali, salvaguardando i livelli occupazionali e soprattutto i bisogni delle fasce deboli della popolazione”.

 

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