“E’ da luglio che aspettavo una risposta dall’assessore all’ambiente Giovanni Romano alla mia interrogazione sul fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti contenenti amianto. Sembra che qualcosa cominci a muoversi”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale del Pd e Presidente della Commissione Trasparenza in Consiglio regionale nel corso dell’illustrazione della interrogazione sull’emergenza amianto. “Certamente l’onere della rimozione di materiale contenente amianto non può ricadere sulle solo sui comuni interessati, Non è possibile continuare con interventi tampone ed a macchia di leopardo.
L’amianto è uno dei materiali più tossici, – spiega Caputo – la sua presenza in centinaia di mini discariche sparse su tutto il territorio è un pericolo certo per la popolazione” ”Nella mia interrogazione ho segnalato la presenza di questo materiale nel pieno centro urbano dei comuni di Grazzanise e Aversa e sul tratto extraurbano che collega il comune di Caivano con quello di Aversa, interessando in particolar modo il comune di Orta di Atella. Ma discariche con amianto vengono segnalate addirittura in prossimità di scuole o dentro le scuole come nel caso della tettoia fotografata dagli studenti del liceo classico «Cneo Nevio» di Santa Maria Capua Vetere” “Ho chiesto all’assessore di dare ulteriori e più precise informazioni sulla presenza di condotte all’amianto in alcune aree dell’Ato 2, in provincia di Napoli e di Caserta, proprio nei territori tristemente noti come Terra dei fuochi. Occorre partire urgentemente con il monitoraggio di tutte le zone interessate dal fenomeno, procedere a una mappatura dettagliata delle aree a rischio e dare il via ad azioni di bonifica e di contrasto al fenomeno”.