CASERTA – Il gruppo che ha animato inizialmente il percorso di “cambiare si può”, con due affollate assemblee svoltesi all’Università dii Caserta tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, ha precisato le motivazioni per le quali voterà e sosterrà Rivoluzione Civile.

Con un documento (“do the right thing” dal titolo del famoso film di Spike Lee) che riconosce la sintonia ideale e l’importanza della lista di Ingroia ma ne critica, con toni pacati ma fermi, il metodo di definizione delle liste, il gruppo dei rivoluzionari prova a lanciare il cuore oltre l’ostacolo, proponendo la costruzione sui territori di un movimento municipalista dell’antagonismo e dell’impegno civile.

La proposta è già on line sul blog http://casertarevolution.blogspot.it che ha come logo una coccinella sul motto “revolution”.

 

Do the right thing

Lettera  aperta alle tante e ai tanti che non vogliono arrendersi.

 

Rivoluzione civile è nata per riportare nel Parlamento Italiano  la voce degli oppressi e degli sfruttati, di chi vuole ribellarsi allo stato di cose presenti, di chi critica la politica del potere, della furbizia e dell’arrivismo, di chi combatte contro l’intreccio tra la politica e le lobbies criminali e finanziarie.

E’ un progetto necessario!

Negli ultimi anni la mancanza di una rappresentanza della “sinistra dalla parte dei più deboli” e delle istanze del mondo del lavoro si è sentita e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

C’è assoluto bisogno di una forza che si contrapponga al liberismo populista delle destre, alla dittatura finanziaria della tecnocrazia centrista e che indichi una alternativa al moderatismo neo-liberale del centro sinistra.

Rivoluzione civile è la cosa giusta da fare,

Tuttavia,Rivoluzione Civile ha contraddetto, in fase di formazione delle liste elettorali, la necessità e l’urgenza di mettere in pratica quei principi “in basso a sinistra” che le avrebbero consentito di essere in maniera più adeguata all’altezza della sfida di questa fase, contrapponendo all’antipolitica una politica nuova ed una pratica sociale, foriera di partecipazione e di democrazia.

 

Ciò nonostante noi diciamo che bisogna andare avanti e che è necessario un rapido e radicale processo di democratizzazione per andare oltre il carattere iniziale di coalizione di Rivoluzione Civile e “inventare” un movimento plurale e finalmente unitario.

 

Dunque voteremo Rivoluzione Civile

Contestualmente vogliamo, però, cominciare a sperimentare sui territori, anche a partire dalle prossime elezioni municipali, una messa in rete delle esperienze di costruzione di spazi municipalisti dell’antagonismo e dell’impegno civile, fuori e contro la cattiva politica, per trovare una via d’uscita ai problemi delle comunità,  per fare largo a intelligenze nuove e a nuove generazioni.

Una rete con Rivoluzione Civile ma anche oltre, con chi, individuo o organizzazione, si ponga “dalla parte degli oppressi e degli sfruttati che si ribellano”, che sia disponibile a costruire, nei territori, piattaforme di lotta e di buona politica e che senza pretendere omogeneità culturali ed ideologiche, accetti i principi di democrazia interna e di vero rinnovamento..

Di questo processo di innovazione e di unità della sinistra per l’alternativa Caserta e la sua provincia ne ha particolarmente bisogno.

Noi vogliamo un movimento che organizzi la propria democrazia interna basandosi sulle adesioni individuali, sui nodi, sui circoli e sulle assemblee territoriali, sulla consultazione referendaria degli aderenti con il criterio di “una testa, un voto”, sulla elezione di portavoce e organismi di coordinamento con delega sempre revocabile. Un movimento autorevole e includente, che promuova il rinnovamento, facendo largo sul serio alle nuove intelligenze e alle nuove generazioni, in cui tutti, liberi individui e gruppi collettivi, associazioni, movimenti e partiti, possano dare il proprio contributo, mantenendo la propria autonomia, ma riconoscendosi volontariamente e lealmente, per quanto riguarda la conduzione unitaria del movimento, nelle decisioni delle assemblee e nelle forme di consultazione interna.

C’è la possibilità di costruire uno spazio comune e pubblico “per un altro mondo possibile”

E noi su questo vogliamo scommettere.

E noi su questo vogliamo lavorare.

 

hanno già firmato questa lettera e partecipano:al blog di discussione casertarevolution.blogpot.it

 

Vincenzo Cenname (Camigliano); Eliana Riva, Francesco Crisci (San Felice a Cancello); Carmela De Lucia (Santa Maria a Vico); Rosaria Della Valle (Maddaloni); Lino Martone, Giampiero Martone (Vairano); Sergio Vellante, Vittoria Maietta (Caserta); Giosuè Bove (San Marco Evangelista);Consiglia Camelio (Roccamonfina); Anna Gioia Trasacco (Aversa); Pasquale Simone, Margherita Del Bene, Giuseppe Pezzullo, Michele Altieri,Mario Ciro Sorrentino (Bellona)

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