Pur sostenendo Nicola Tamburrino non ha condiviso il metodo usato per eleggere il sindaco di Villa Literno nel cda dell’Asi Caserta al posto del decaduto Biagio Lusini. Come anticipato ieri da Campania Notizie Enzo Cappello ha espresso una posizione diversa rispetto al gruppo di cui fa parte lui stesso che sostiene Raffaele Vitale. E lo ha detto senza tanti fronzoli al segretario provinciale del Pd casertano. Secondo il primo cittadino di Piedimonte Matese il partito ha ancora una volta sbagliato nella gestione della vicenda Asi. Ha perso un’occasione per riaprire il dialogo tra le componenti interne. Con la conseguenza di acuire uno scontro già al calor bianco. Ma sposando il motto andreottiano “non sono d’accordo ma mi adeguo” Cappello ha appoggiato Tamburrino. Una posizione prettamente politica. È stato un errore trovare una soluzione di parte. Si sarebbe dovuto aprire un confronto con tutte le anime dem. Nulla di personale contro il sindaco di Villa Literno. Anzi Cappello non ha mai messo in discussione le doti di Tamburrino e la sua amicizia nei suoi confronti. La scelta del nome va bene, il metodo adottato danneggia il Pd, questo in succo del ragionamento del sindaco di Piedimonte. Ma Cappello va oltre. E boccia la linea del partito anche per il trattamento “usa e getta” riservato all’ex primo cittadino di Teverola Biagio Lusini. Un atteggiamento che, secondo Cappello, alla lunga non paga sia sul piano politico che sul terreno dei rapporti personali. Insomma, per il presidente del Pd sotto il profilo metodologico Vitale e il suo gruppo più ristretto hanno sbagliato tutto. Una presa di distanza dall’attuale maggioranza interna? Per ora no. In futuro chissà.

Mario De Michele

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