Via libera ai nuovi vertici dell’Asi di Caserta. L’assemblea dei delegati dei 25 Comuni che fanno parte del Consorzio ha eletto alla presidenza Raffaella Pignetti (Pd), aversana, bancaria, direttivo Fisac Cgil. Nel consiglio di amministrazione hanno avuto l’ok il sindaco di Teverola Biagio Lusini (Pd), Salvatore Davidde (Ncd), indicato dal primo cittadino di Mondragone Giovanni Schiappa, e Fulvio Granata, casertano, docente di meccanica, su proposta di Forza Italia. La quaterna di nomi ha ottenuto 17 voti a favore. Questi i Comuni che avevano appoggiato la lista: Caserta, Maddaloni, Marcianise, Teano, Carinaro, Teverola, Villa Literno, Santa Maria Capua Vetere, San Nicola la Strada, Mondragone, Aversa, Sessa Aurunca e tutti gli ambiti, escluso quello dell’Alto Casertano. Non hanno sottoscritto l’accordo i rappresentanti di Provincia, Piedimonte Matese, San Tammaro, Pietravairano, Santa Maria la Fossa, Pietramelara, e Consorzio Alifano. Intanto nel Pd è scoppiato il caos con la maggioranza del partito ormai in frantumi. E sembra che Raffaele Vitale abbia già presentato le dimissioni da segretario provinciale. Ma non sono state ancora protocollate perché è in atto una febbrile riunione nella sede di via Maielli.
Mario De Michele
ECCO LA LETTERA DI RAFFAELE VITALE DIFFUSA POCO PRIMA DEL VOTO
Quando circa un anno e mezzo fa ho dato la mia disponibilità a guidare il Partito Democratico in Provincia di Caserta sapevo che sarebbe stato un compito delicato, di grande responsabilità che avrebbe esposto spesso la mia persona a critiche e polemiche ben distanti dal mio pensare e agire politico. Una premessa iniziale aveva accompagnato la mia candidatura. Il Partito Democratico di Caserta doveva iniziare un percorso di rinnovamento vero in cui le migliori esperienze avrebbero fornito la loro competenza alla formazione di una classe dirigente forte e coesa che si ponesse come guida in Terra di Lavoro. La vicenda Asi oggi tanto discussa e criticata va a mio avviso perfettamente in quella direzione. Premetto che nella mia visione politica gli Enti Strumentali negli ultimi anni hanno rappresentato un problema e non una risorsa per la nostra terra e che spesso gli stessi hanno rappresentato l’unico centro d’interesse della vita partitica di alcuni. La mia visione politica sugli stessi è molto vicina se non identica a quella espressa dalla Senatrice Capacchione e spero che il Governo acceleri quanto prima per la realizzazione di una riforma seria degli stessi. Ma il ruolo di Segretario e questo quadro politico impone ad ogni partito di individuare strade e indirizzi e fornire ai propri Sindaci gli strumenti organizzativi necessari per provare a guidare le politiche di questi enti e non semplicemente a subirli.Questo è avvenuto. Con la elezione di un Presidente fuori da ogni vecchio schema politico, fuori da ogni logica clientelare. Un nome nuovo, giovane, una donna, di competenza. Un perfetto profilo per continuare quel lavoro di rinnovamento che solo qualche mese sostenevamo con forza. Apprendo con dispiacere le parole di Munno. Avrà sicuramente avuto delle percezioni a mio avviso errate che mi portano a sperare che possa continuare con noi questo nuovo percorso del Partito Democratico. Anzi per testimoniare che tutta la vicenda Asi si è svolta nella massima collegialità, nel rispetto della sola funzione di indirizzo programmatico politico dell’ente e che si è mantenuta e garantita collegialità e autonomia ai nostri Sindaci posso sicuramente farmi promotore di un incontro tra gli stessi e la Segreteria Provinciale del PD. Nel caso questa riunione dovesse produrre delle perplessità da parte dei Sindaci sul come sia stata affrontata la questione Asi da parte mia vi è la piena disponibilità ad un assunzione di responsabilità. Fino a caso contrario permettetemi di dire che per il Partito Democratico della Provincia di Caserta è un’altra bellissima giornata di cambiamento e rinnovamento. Infine mi sembra opportuno fare delle precisazioni di merito sullo svolgimento della vita politica del PD casertano: – la dialettica interna se paralizzata ha dei nomi e cognomi precisi, persone che da oltre un anno e mezzo sono preoccupate più di compattare la propria fronda che di affrontare serie discussioni politiche; – i risultati raggiunti dicono che mai in Terra di Lavoro il PD abbia fatto meglio e ci sono moltissimi elementi che ci portano ad aspettative ancor più rosee; – il dibattito e la dialettica interna ai Giovani Democratici è qualcosa di normale e prezioso, anche in quel campo i risultati sono eccellenti non ultima la vittoria elettorale universitaria arrivata dopo ben undici di dominio di centro destra; Spero che l’intelligenza politica possa portare tutte le anime di questo Partito ad immaginare ancora quel percorso di rinnovamento che avevamo disegnato. Abbiamo superato da tempo le logiche di autoconservazione e mantenimento di posizioni e siamo proiettati verso la costruzione di un partito che si candidi al Governo di tutti i territori pronto ad assumersi responsabilità importanti e a fornire risposte certe.