Alla fine il match sul numero dei delegati nell’assemblea si è concluso così: Raffaele Vitale 169, Peppe Roseto 131. All’indomani della vittoria del sindaco di Parete nel congresso provinciale del Pd casertano si era aperto un altro fronte di scontro sull’attribuzione dei componenti del mastodontico organismo, formato da ben trecento membri. La guerra dei numeri è durata un paio di giorni. Pomo della discordia i criteri per calcolare i voti nei circoli (quasi tutti) nei quali si è superato il 25% degli iscritti rispetto al tesseramento del 2011.
I parametri erano stati fissati nella seduta della commissione provinciale per il congresso dello scorso 2 novembre, alla presenza di Nico Stumpo e Paolo Persico. In quella occasione fu sottoscritto un verbale in cui venivano indicati i parametri per la ripartizione dei voti tra le liste in campo. Questo il passaggio relativo al calcolo dei voti: “Nello spirito della circolare nazionale sul tesseramento si stabilisce, per ciascun circolo, un incremento limitato al 25% rispetto agli iscritti 2011 al PD e ai Giovani Democratici. Nel caso in cui il Circolo, nel 2011, non avesse effettuato il tesseramento, il parametro complessivo di riferimento è stabilito nel 15% dei voti PD alla Camera dei Deputati. Pertanto, superata tali soglie sui voti espressi, il risultato sarà riparametrato alla soglia massima stabilita”. Sulla scorta di questa indicazione sono stati assegnati 169 delegati alle liste di Vitale e 131 a quelle di Roseto. Nel Pd casertano ora i conti tornano.
Mario De Michele