CESA – Su di un argomento importante come l’assestamento di bilancio, adempimento previsto per legge entro il 30 novembre di ogni anno, la maggioranza va in confusione, dimostrando tutta la sua approssimazione”, ad esprimere questo commento è il consigliere comunale di minoranza Enzo Guida, nonché segretario del circolo Pd. Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, dello scorso 28.11.2012, il presidente del consiglio comunale si è visto costretto a sospendere la seduta, dinanzi alle questioni sollevate da Guida. “Irregolarità evidenziate e riconosciute dalla stessa maggioranza ma che, nonostante ciò, non ha voluto rinviare la discussione approvando una delibera, quella dell’assestamento di bilancio, che potrebbe presentare dei vizi e dunque essere illegittima”.

Di fronte ai rilievi sollevati dapprima dal capogruppo di Progetto Democratico per Cesa Domenico Mangiacapra e poi dal consigliere Guida, la maggioranza è andata in confusione.

Abbiamo rappresentato – spiega Guida  – che la proposta di delibera relativa all’assestamento non era atti degli uffici comunali al momento della convocazione del consiglio comunale. Lo scorso venerdì, quando sono pervenute le convocazioni del consiglio, presso gli uffici comunali non era disponibile la proposta di deliberazione, contravvenendo a quanto prevede il regolamento. A ciò si aggiunge che la proposta, definita il sabato mattina, a causa della chiusura degli uffici comunali, ed è stata messa a disposizione di tutti i consiglieri, non solo quelli di minoranza, solamente il lunedì successivo. Dunque non è stato concesso un termine pari a tre giorni per la visione della documentazione, così come prescrive sempre il regolamento nel caso delle sedute straordinarie”.

E’ bastato fare un richiamo alle regole del consiglio comunale ed alla normativa vigente che la maggioranza si è divisa tra chi voleva rinviare la discussione ad una nuova seduta e chi invece ha voluto andare avanti. “Alla fine è prevalsa questa linea con una approvazione con i soli voti della maggioranza di una delibera che potrebbe presentare dei profili di illegittimità”. “Non basta certamente l’invio da parte del responsabile dell’ufficio incaricato di una email, fatto a titolo di cortesia, per sanare un vizio procedurale. Peraltro non tutti i consiglieri, sia di maggioranza sia di minoranza, hanno ricevuto l’email. Per cui il vizio non è stato certamente sanato”.

Ma questa vicenda dimostra come su un argomento importante, come l’assestamento di bilancio, vi sia stata approssimazione da parte della maggioranza e soprattutto come la decisione politica di gestire i fondi, oggetto della deliberazione, non è stata una scelta collegiale, ma solamente di alcuni”.

La questione da noi posta – conclude Guida – aveva un significato politico, cioè quello di richiamare l’attenzione sul rispetto del consiglio comunale e del ruolo dei consiglieri, ma ci siamo accorti che nella maggioranza non c’è questa sensibilità, poiché si risponde solo agli ordini che vengono impartiti”.

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