“Il sindaco Colella e la sua maggioranza ha preso tempo, ma sembra non ci sia la reale intenzione di ascoltare i cittadini e la questione della costruzione del forno viene solo rimandata a tempi più maturi”. Il consigliere d’opposizione Antonio Tinto è estremamente deluso dalla piega che ha preso ieri il consiglio comunale che sembrava dovesse porre un punto definitivo al problema della costruzione del forno crematorio, ma non è stato così. “La maggioranza si è irrigidita e non è stato possibile approvare un testo comune, le due delibere contestate sono state sospese e non annullate. Non si è rispettata la volontà popolare”. Nulla di fatto. Anzi la faccenda si fa più intricata, ma andiamo con ordine. Lo scorso 29 aprile erano state varate dalla maggioranza due delibere n. 11-12 nella seduta del Consiglio Comunale. Con questi atti era stato approvato il nuovo Piano Regolatore Cimiteriale che prevede la realizzazione di un forno per le cremazioni nel nuovo cimitero comunale di via Salvo d’Acquisto. Nella stessa seduta era stato già approvato anche il progetto esecutivo con affidamento dell’incarico alla ditta Service Succivo srl per la costruzione e gestione del forno per trent’anni. I cittadini di Succivo hanno fin da subito fortemente protestato. Il gruppo di opposizione Primavera Succivese unitamente alla Coldiretti e al comitato civico si sono mossi per chiedere l’annullamento immediato delle due delibere fino ad arrivare allo scorso 19 maggio giorno in cui il sindaco aveva promesso durante un incontro pubblico di procedere in tal senso.

Colella lo scorso 19 giugno aveva poi ribadito anche a Campania Notizie: “verrà rispettata la volontà dei cittadini nel prossimo consiglio comunale”. Una trepidante ma speranzosa attesa ha quindi invaso gli animi dei succivesi che in realtà è stata vana. Fissato il consiglio comunale per ieri 25 giugno proprio per discutere dello stop al forno crematorio ci si ritrova con un pugno di mosche in mano. Durante la discussione durata più di 3 ore (presenti anche il comitato civico e la Coldiretti) non si è riuscito ad approvare un testo comune, ma la maggioranza ha varato solo un testo di mera sospensione delle delibere 11 e 12 e la disposizione di modifica del Piano regolatore cimiteriale senza alcun termine perentorio. Molte le obiezioni dell’opposizione a questo testo: “Non emerge chiaramente la volontà popolare contraria all’impianto crematorio perché l’unica motivazione addotta in delibera dalla maggioranza per la modifica del piano regolatore cimiteriale consiste nella mancanza del piano regionale di coordinamento per gli impianti crematori. L’indirizzo dato al tecnico comunale di rielaborare il piano regolatore cimiteriale eliminando la previsione del forno crematorio, non prevede termini di esecuzione. Nel frattempo le delibere 11 e 12 del 29 aprile sono semplicemente sospese. La mancanza di chiarezza sulla natura della sospensione (la formula esatta sarebbe dovuta essere “sospensione dell’esecutività delle suddette delibere 11 e 12) e la mancanza di limite temporale alla sospensione, potrebbe indurre la società che sta costruendo il cimitero ad impugnare la deliberazione approvata ieri sera, in quanto, da un lato non si capisce quale progetto del cimitero sia in vigore attualmente, dall’altro la convenzione precedente per la costruzione del cimitero, stipulata nel 2006 e divenuta esecutiva nel 2010, è in scadenza nel 2020 ed il cimitero è costruito solo per metà”.

Inoltre, “non emerge chiaramente la volontà dell’amministrazione comunale di revocare la deliberazione n. 12 (che ha approvato la convenzione per la costruzione e gestione per 30 anni dell’impianto crematorio affidandole alla ditta che sta già costruendo il cimitero, la Service Succivo srl appunto. Non a caso il sindaco, nonostante già dall’incontro pubblico del 19 maggio 2019 fosse emersa una chiara contrarietà della popolazione al forno crematorio, nelle date del 29 maggio e del 10 giugno scorso, chiede alla regione lumi sulla possibilità di costruire il forno a Succivo in assenza di pianificazione regionale”. E così si è scoperchiato il vaso di Pandora. Se il sindaco Colella ha promesso pubblicamente che il forno non si farà perché poi manda due lettere all’ufficio competente per sapere se il comune può costruire un forno crematorio in mancanza di un piano regionale? Nella richiesta del 10 giugno scorso si legge chiaramente: “Il sottoscritto Sindaco del comune di Succivo Gianni Colella chiede alle SS.LL. di conoscere se è possibile la realizzazione di un impianto di cremazione in assenza del suddetto Piano di Coordinamento Regionale atteso che tale piano deve disciplinare il numero e le caratteristiche dei crematori da parte dei Comuni”.

Se l’intenzione era quella di rispettare la volontà popolare (che è contraria alla realizzazione di questo servizio) non si capisce quale sia la motivazione per interrogare la regione sulla possibilità di costruire il forno. È forse questo il motivo dell’assenza del termine perentorio per la modifica del piano cimiteriale? Sembrerebbe davvero che Colella e i suoi stiano prendendo tempo. Si potrebbe verificare infatti che la Regione risponda che a Succivo sia possibile costruire un forno crematorio e contemporaneamente il tecnico comunale (che, ripetiamo, non ha scadenze) non abbia ancora provveduto a modificare il progetto del cimitero. In tal caso l’amministrazione cosa farà?

Valentina Piermalese

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