Apprendo con grande stupore che il Comune di Aversa non ha aderito all’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) costituito dalla legge Regionale 26/05/2016, n°14 (norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti).
Ai Comuni della Campania è fatto l’obbligo di aderire all’Ente d’ambito territoriale in cui ricade il rispettivo territorio per l’esercizio in forma associata delle funzioni in materia di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, ai sensi dell’art. 25, comma 2 della legge regionale.
Per formalizzare l’adesione all’Ente d’Ambito, la normativa citata prevede l’obbligo dei Comuni di adottare Delibera di Consiglio Comunale di presa d’atto dello Statuto tipo, da comunicarsi entro il termine di venti giorni dalla pubblicazione dello Statuto tipo sul BURC e stabilisce che decorso tale termine, il Presidente della Regione ha la facoltà di nominare il commissario ad acta.
La Giunta Regionale dopo aver inviato comunicazione al Comune di Aversa nel mese di agosto, ha provveduto a sollecitare l’adempimento, inviando anche in allegato lo schema di Delibera di consiglio Comunale da adottare con l’invito al tempestivo invio della Delibera adottata dalla regione.
Decorso il tempo stabilito dalla norma, il Comune è stato invitato a provvedere all’adozione della delibera di Consiglio con espresso avvertimento che, in mancanza, si sarebbe dato corso all’esercizio dei poteri sostitutivi con la nomina del Commissario ad acta.
Ma tutto cio’ non è bastato al Comune di Aversa che ha continuato imperterrito nella sua situazione di inadempimento costringendo così la regione Campania a provvedere alla nomina del commissario ad acta Dott. Mario D’Adamo addebitando le relative spese a carico dell’Ente inadempiente.
Il Commissario ha trenta giorni di tempo a decorrere dalla sua nomina per mettere in atto il provvedimento.
Inviterà in primis il Comune a provvedere alla Delibera di consiglio Comunale e se ciò non dovesse accadere, provvederà a sostituirsi ai Consiglieri comunali.
Tutto questo è molto grave perché denota non solo la non conoscenza delle norme di attuazione della disciplina Europea e Nazionale in materia di rifiuti ma anche un eccessivo lassismo.
L’accaduto denota ancora una volta un continuo tener fuori la minoranza da situazioni non solo politiche ma anche tecniche dove la sopracitata minoranza potrebbe dare dei contributi validi e propositivi per il bene della Comunità
A pagarne le spese sono sempre i cittadini.
La Consigliera Comunale
Elena Caterino