Aversa – Il bilancio di previsione è uno degli atti più importanti per un’amministrazione comunale, forse il più imporntante perché permette di pianificare l’azione amministrativa e costruire quell’idea di città che bisognerà realizzare nell’arco di un anno. Questo in teoria ma sulla carta, come sta accadendo ad Aversa in queste ore,  il previsionale serve a ratificare le scelte fatte in dodicesimi per buona parte dell’anno. E allora accade che dai banchi della maggioranza non si senta una parola in difesa dell’operato dell’assessore Rossi che da questa mattina è bersaglio delle accuse dell’opposizione. Dal bando di destra, dove siede la minoranza, da quasi dieci ore si assiste ad una raffica di interventi e di critiche su come la giunta ha amministrato in questo anno e su come bilancio e piano triennale siano al limite del compitino, dell’adempimento burocratico. Per dieci ore dai banchi della maggioranza non si apre bocca e si resta incollati alle poltrone nella speranza che l’opposizione allenti l’ostruzionismo e si riesca ad incassare l’ok al previsionale nel più breve tempo possibile. L’unico ad aver preso la parola è stato Santulli, il quale ha dovuto presentare l’unico emendamento approvato dal consiglio.  Mentre scriviamo questo pezzo restano restano una quindicina di emendamenti da discutere e votare. La maggioranza, tra cui banchi siedono fini oratori come Capasso, Tozzi e Nobis, ha ancora tempo per dimostrare di avere qualcosa da dire alla città e ai suoi cittadini perché quello di oggi sarà pure un silenzio voluto ma non è certo uno spettacolo all’altezza della seconda città della provincia.

AGGIORNAMENTO: Alle 20,46 ha preso la parola Rosario Capasso, che già in precedenza aveva fatto una piccola precisazione. Da segnalare inoltre che i 4 consiglieri di centrosinistra hanno comunicato che riprenderanno gli interventi quando si assisterà ad un dibattito e non ad un monologo delle minoranze.

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